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Però, è proprio il 25 dicembre che in cielo accade qualcosa di molto particolare: il Sole nasce all’orizzonte.
Apro una parentesi: da sempre, Gesù, ed altri di conseguenza, sono rappresentati con l’aureola, che sta a simboleggiare il sole, la divinità solare. Spesso nell’aureola è addirittura inserita una croce, trasformandola nel simbolo celtico del percorso che compie il sole nel cielo guardandolo della terra.
Tale croce, inserita nel cerchio solare, delimita gli equinozi, i solstizi e di conseguenza le quattro stagioni.
Potremmo soffermarci anche sulla ricorrenza del numero dodici nei testi sacri; 12, così come le costellazioni, gli apostoli, i mesi, ecc… Chiusa la parentesi.
Gesù, Kristos in greco, Messia in ebraico, che per convenzione introdotta nel IV secolo, è nato il 25 dicembre, è nato dalla vergine Maria in Medio Oriente, fu annunciato da una stella cometa ad est e tre re magi seguirono per adorarlo, nella vita compiva miracoli, morì e fu sepolto, ed il terzo giorno resuscitò.
Secondo l’interpretazione di alcuni studiosi la stella dell’Est è Sirio, la più luminosa, che il 24 dicembre si allinea con le tre stelle più luminose della cintura di Orione. Queste tre stelle, sin dall’antichità, furono chiamate i Tre Re. Così allineate, puntano tutte nella direzione in cui sorge il sole il 25 dicembre, perciò i tre re seguono la stella dell’est, al fine di individuare il luogo dov’è nato il nuovo Dio.
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