Social Personal Branding: Come siamo percepiti?

25 dic 2020 · 6 min. 5 sec.
Social Personal Branding: Come siamo percepiti?
Descrizione

Per avere una corretta comunicazione online un brand, e personal brand, deve effettuare alcune valutazioni su: •Chi siamo? (attitudini e personalità) •Come siamo percepiti? (archetipi e Archetypal Branding) •Qual è...

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Per avere una corretta comunicazione online un brand, e personal brand, deve effettuare alcune valutazioni su:

•Chi siamo? (attitudini e personalità)
•Come siamo percepiti? (archetipi e Archetypal Branding)
•Qual è la Social Media Persona? (la sintesi comunicativa)

Nello scorso episodio abbiamo affrontato il “chi siamo”.
Oggi parliamo di come siamo percepiti dagli altri, in questo caso ci supportato gli Archetipi.
Oramai è noto che il nostro cervello funziona a risparmio energetico, motivo per cui non si avventura, nella relazione con gli altri, in approfondimenti cognitivi troppo complicati, e quindi riconosce dei modelli comportamentali che permettano chiarezza, semplicità e riconoscibilità.
Gli Archetipi* sono figure universali e atemporali che, appartenendo all’inconscio collettivo, ritroviamo nei miti e nelle favole.
Sono contemporaneamente delle mappe cognitive e catalizzatori di emozioni perché toccano interiormente le persone che istintivamente riconoscono legandoli ad un preciso significato.
Anche gli archetipi si ispirano al lavoro di Jung, presentando 12 profili di brand, e personal brand, che si raffigurano nell’immaginario collettivo.
Le tre caratteristiche principali per cui gli Archetipi sono utilizzati nel branding sono:
•Parlano dei bisogni umani (gli stessi obiettivi di ogni brand)
•Suscitano emozioni (anche i brand devono emozionare)
•Aiutano a ricordare (anche il brand)
Questo ha permesso di creare una nuova disciplina che è l’Archetypal Branding, basata sui 12 modelli junghiani per rappresentare ciò che gli altri percepiscono del nostro brand, lanciata nel 2001 da Margaret Mark e Carol Pearson con il libro "The Hero and the Outlaw".**

I 12 Archetipi sono raggruppati in 4 categorie strutturate sulla base delle fasi di crescita dell’individuo:
1.CAMBIAMENTO (fase di vita 6-18 anni)
1.1.Ribelle, mette in discussione l'autorità e infrange le regole; Desidera ardentemente la ribellione e la rivoluzione. Esempio di Brand Virgin
1.2.Mago, desidera creare qualcosa di speciale e trasformare i sogni in realtà, il mago è visto come visionario e spirituale. Esempio di Brand Disney
1.3.Eroe, in missione per rendere il mondo un posto migliore, l'Eroe è coraggioso, audace, stimolante. Esempio di Brand Nike
2.APPARTENENZA (fase della vita 19-34 anni)
2.1.Uomo comune, cerca connessioni e appartenenza; è riconosciuto come solidale, fedele e con i piedi per terra. Esempio di Brand Procten Gamble
2.2.Giullare, porta gioia nel mondo attraverso l'umorismo, il divertimento, l'irriverenza e spesso ama fare qualche malizia. Esempio di Brand Skitless
2.3.Amante, crea momenti intimi, ispira amore, passione, romanticismo e impegno. Esempio di Brand Chanel
3.ORDINE (fase di vita 35-65 anni)
3.1.Angelo custode, protegge e si prende cura degli altri, è compassionevole, nutriente e generoso. Esempio di Brand Unicef
3.2.Sovrano, crea ordine dal caos, è tipicamente controllante e severo, ma responsabile e organizzato. Esempio di Brand Rolex
3.3.Creatore, fantasioso, inventivo e spinto a costruire cose di significato e valore duraturi. Esempio di Brand Apple
4.INDIPENDENZA (varie fasi di vita)
4.1.Innocente, mostra felicità, bontà, ottimismo, sicurezza, romanticismo e giovinezza. Esempio di Brand Dove
4.2.Saggio, Impegnato ad aiutare il mondo a ottenere una comprensione e una saggezza più profonde, il Saggio funge da mentore o consigliere premuroso. Esempio di Brand Audi
4.3.Esploratore, trova ispirazione nel viaggio, nel rischio, nella scoperta e nel brivido di nuove esperienze. Esempio di Brand Red Bull
Bisogna tener presente che:
•Il solo test non è del tutto esaustivo sul branding, ma suggerisce le possibili funzioni cognitive.
•Le persone, e i Brand, cambiano e quindi cambia anche la valutazione del test nel tempo. (es. Apple prima ribelle e poi creatore)
•Non esiste la corrispondenza al 100% ma siamo un mix con alcuni fattori che emergono.
•Non esiste un’unica visione del test motivo per cui è consigliabile effettuarne diversi e paragonarli.
•Se per MBTI basta l’autovalutazione, per comprendere come siamo percepiti dobbiamo chiedere agli altri, interrogando amici, parenti, conoscenti e consumatori del Brand.

Una volta identificato “come siamo percepiti dagli altri” bisogna procedere con la Social Media Persona e questo lo vedremo nel prossimo episodio…
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Informazioni
Autore Valerio Maria Murgolo
Organizzazione Valerio Maria Murgolo
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