Maria Cristina, le tue considerazioni fanno sempre riflettere. Osservazioni da tenere in conto per aprire un progetto reale. Ci sentiremo.

Grazie Paola, gratificante apprezzamento

Dal filo di paglia, così leggero e quasi privo di consistenza può nascere una rivoluzione. Si impara ad attribuire importanza a cose che a noi sembrano insignificanti e invece possono cambiare il corso della nostra vita (esempio del trasportatore di carbonella) e applicando questo principio all’attualità di questo mondo si può capire di quale incredibile insegnamento si tratti. Un mondo che, se da una parte accumula sul capriccio del momento qualsiasi cosa, cibo compreso, dall’altra un momento dopo ne butta quasi tutto. Si finisce per ridurre tutto in immondizia, forse anche i nostri pensieri che diventano superflui, evanescenti e vengono abbandonati, perché privi di sostanza, superficiali, perché sempre all’inseguimento di qualcosa di più. Seguendo Masanobu Fukuoka che propugna la rivoluzione del filo di paglia, queste sopra sono parte delle mie riflessioni. E ancora: L’anima di questa opera (Il mio libro sui Padri fondatori del biologico)è simbolicamente un filo di paglia, perché, come dice Masanobu Fukuoka, uno dei Padri fondatori di cui parlo: La natura in sé è completa, basta servirla perché fornisca all’uomo l’indispensabile per il suo sostentamento. È fondamentale stare nel vuoto, nell’essenza delle cose, attribuendo valore alle cose meno rilevanti come un filo di paglia. Non bisogna mai farsi catturare dalle sirene che con i loro soldi che danno potere comprano tutto e ti comprano l'anima

Come sempre, avvincente. Affrontando con semplicità ma approfondimenti argomenti di interesse comune. Grazie