Sindrome delle Apnee Ostruttive e Anestesia
15 mar 2022 ·
14 min. 44 sec.
![Sindrome delle Apnee Ostruttive e Anestesia](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/853fa78190cd248f37c91cba22a5655a.jpg)
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Descrizione
La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS, è un disturbo del sonno caratterizzato da apnee e ipopnee ostruttive. Dal punto di vista anestesiologico è interessante...
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La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS, è un disturbo del sonno caratterizzato da apnee e ipopnee ostruttive.
Dal punto di vista anestesiologico è interessante sapere che la prevalenza della sindrome delle apnee ostruttive del sonno nei pazienti chirurgici è relativamente alta, per cui viene suggerito di sottoporre a screening per OSA tutti i pazienti chirurgici o almeno i pazienti obesi con indice di massa corporea maggiore o uguale a 35 kg/m².
Tra gli strumenti di screening disponibili, c'è il questionario STOP-Bang
Con una diagnosi di OSA, a seconda della gravità, può essere necessario rinviare l’intervento chirurgico, in altri casi, come in urgenza si può procedere ma predisponendo maggiori precauzioni intraoperatorie e postoperatorie.
Un caposaldo della gestione anestesiologica intraoperatoria dei pazienti con apnea ostruttiva del sonno è quello di usare una tecnica anestetica che minimizzi l'uso di farmaci che peggiorano l’OSA e i cui effetti continuano nel periodo postoperatorio. Evitare gli oppioidi e i sedativi a lunga durata d’azione, preferire una opioid sparing anesthesia.
Nei pazienti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno l'incidenza di complicazioni postoperatorie è più alta del normale.
La maggior parte degli eventi si verifica nelle prime 24 ore, per cui il monitoraggio in Recovery Room/Post-Anesthesia Care Unit, soprattutto nel primo periodo postoperatorio, è fondamentale.
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Dal punto di vista anestesiologico è interessante sapere che la prevalenza della sindrome delle apnee ostruttive del sonno nei pazienti chirurgici è relativamente alta, per cui viene suggerito di sottoporre a screening per OSA tutti i pazienti chirurgici o almeno i pazienti obesi con indice di massa corporea maggiore o uguale a 35 kg/m².
Tra gli strumenti di screening disponibili, c'è il questionario STOP-Bang
Con una diagnosi di OSA, a seconda della gravità, può essere necessario rinviare l’intervento chirurgico, in altri casi, come in urgenza si può procedere ma predisponendo maggiori precauzioni intraoperatorie e postoperatorie.
Un caposaldo della gestione anestesiologica intraoperatoria dei pazienti con apnea ostruttiva del sonno è quello di usare una tecnica anestetica che minimizzi l'uso di farmaci che peggiorano l’OSA e i cui effetti continuano nel periodo postoperatorio. Evitare gli oppioidi e i sedativi a lunga durata d’azione, preferire una opioid sparing anesthesia.
Nei pazienti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno l'incidenza di complicazioni postoperatorie è più alta del normale.
La maggior parte degli eventi si verifica nelle prime 24 ore, per cui il monitoraggio in Recovery Room/Post-Anesthesia Care Unit, soprattutto nel primo periodo postoperatorio, è fondamentale.
Informazioni
Autore | Maria Luisa Ruberto |
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