Sceglieresti di morire tra un anno (e andare in Paradiso) oppure oggi stesso (e fare un giorno di Purgatorio)?
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5901 SCEGLIERESTI DI MORIRE TRA UN ANNO (E ANDARE IN PARADISO) OPPURE OGGI STESSO (E FARE UN GIORNO DI PURGATORIO)? In merito al rapporto tra Purgatorio e...
mostra di piùSCEGLIERESTI DI MORIRE TRA UN ANNO (E ANDARE IN PARADISO) OPPURE OGGI STESSO (E FARE UN GIORNO DI PURGATORIO)?
In merito al rapporto tra Purgatorio e dimensione temporale, è bene offrire alcune precisazioni. Un esempio, ma ce ne sono tantissimi: papa Leone XIII conferì 200 giorni di indulgenza per tutti coloro che avessero ricevuto l'immagine itinerante della Sacra Famiglia con la recita delle preghiere di rito. Dunque finanche i Papi conferivano indulgenze in anni, mesi e giorni per quanto riguarda la permanenza nel Purgatorio e la relativa purificazione. Dire che sbagliassero ci sembra un assurdo.
SCORRE IL TEMPO ANCHE NELL'ALDILÀ?
Piuttosto partiamo da una domanda: nel Purgatorio c'è il tempo così come esiste nella vita terrena? La risposta non può che essere affermativa. Ovviamente va fatta una precisazione: si tratta di un tempo che permane nella dimensione ultraterrena per particolare permissione divina.
Va detto però che le anime del Purgatorio percepiscono questo tempo in maniera diversa da come lo si può percepire nella vita terrena. Anche se già nella vita terrena può cambiare questa percezione. Infatti, per uno studente di scuola le vacanze passano presto, viceversa l'anno scolastico non passa mai. Oppure se siamo in piacevole compagnia il tempo passa presto, l'attesa in uno studio medico non passa mai.
Ebbene, nel Purgatorio questa percezione diventa ancora più sensibile per un motivo molto semplice. Se sulla terra la sofferenza e i disagi sono quelli che sono, nel Purgatorio tale sofferenza e tali disagi sono enormemente superiori. E inoltre a rammaricare è soprattutto la lontananza da Dio, cioè il fatto che ancora non si può essere nella sua gloria. Da qui, dunque, una percezione che abbiamo definito "più sensibile".
QUANTO DURA IL PURGATORIO?
A riguardo c'è un famoso aneddoto che narra di una sacerdote che si trovava nel letto, ammalato e con sofferenze atroci; talmente atroci che si vedeva tentato dalla disperazione. Temendo questo gravissimo peccato, iniziò a pregare di poter morire quanto prima. Apparve il suo angelo custode e gli chiese: "Vuoi morire tra un anno e andare direttamente in Paradiso, oppure oggi stesso e farti un giorno di Purgatorio?" Il povero sacerdote rispose subito: "Voglio morire subito!" E allora l'angelo gli disse: "Bene. Preparati e oggi stesso morrai." Il sacerdote si confessò, si comunicò e quello stesso giorno morì.
Ovviamente - come aveva detto l'angelo - andò in Purgatorio. Ma qui passò un giorno, passarono due giorni, tre, quattro... un mese, un anno... e niente... l'ascesa in Paradiso tardava. Allora l'anima del sacerdote invocò il suo vecchio angelo custode. E quando questi si presentò, il sacerdote lo rimproverò: "Ma come? Tu mi dicesti che se fossi morto subito, sarei stato un solo giorno in Purgatorio e invece è passato un anno dalla mia morte..." A che l'angelo esclamò: "Un anno? Ma se sei morto solo da un'ora?" Insomma, talmente forti erano le sofferenze del Purgatorio che l'anima del sacerdote pensava che si trovasse lì da chissà quanto tempo. Ecco la percezione diversa del tempo che contraddistingue il Purgatorio.
E allora il problema dov'è? È che si confonde la dimensione dell'eternità con quella dell'ultraterreneità. È di fede che quando ci sarà la fine dei tempi (seconda venuta di Gesù, resurrezione dei morti e giudizio universale) il Purgatorio finirà di esistere (dunque non è eterno), mentre rimarranno per l'eternità l'Inferno e il Paradiso.
Nota di BastaBugie: nel video (durata: 1 ora) si può gustare una bellissima conferenza di Don Claudio Crescimanno sul tema "Paradiso, Purgatorio, Inferno: cosa sono?".
Piccola precisazione: a un certo punto del video don Claudio afferma che "noi che siamo qui andremo tutti in Paradiso". Da noi contattato don Claudio ha rettificato affermando che nessuno può essere sicuro di andare in Paradiso. Nemmeno i santi durante la loro vita erano sicuri di andare in Paradiso. Finché siamo sulla terra abbiamo la possibilità di salvarci affidandoci alla Divina Misericordia, ma anche la tremenda possibilità di andare all'Inferno per un solo peccato mortale non confessato.
I NOVISSIMI (MORTE, GIUDIZIO, INFERNO, PARADISO)
Quaderno del Timone di don Claudio Crescimanno
Cosa ci attende dopo la morte? Che cosa è il giudizio particolare, cui l'anima va incontro appena lascia le nostre spoglie mortali? E in cosa consiste il giudizio universale, nel quale Dio giudicherà tutti gli esseri umani alla fine del mondo? Le realtà del Purgatorio, del Paradiso e dell'Inferno, delle quali oggi quasi nessuno più parla, sono esaminate in queste pagine di facilissima lettura attraverso la dottrina della Chiesa cattolica.
Un Quaderno di straordinaria utilità, per ricordare che siamo già incamminati verso la vita eterna e che siamo stati creati da Dio con l'imprescindibile dovere di fare di tutto per guadagnare la felicità senza fine del Cielo ed evitare la disperazione della dannazione eterna.
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