Scarperia e San Piero dove brillano le lame (Toscana - Borghi più Belli d'Italia)
20 dic 2023 ·
4 min. 38 sec.
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Descrizione
Scarperia, in passato anche Scarpignana, fondata con il nome di Castel San Barnaba) è una frazione del comune toscano sparso di Scarperia e San Piero, della città metropolitana di Firenze,...
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Scarperia, in passato anche Scarpignana, fondata con il nome di Castel San Barnaba) è una frazione del comune toscano sparso di Scarperia e San Piero, della città metropolitana di Firenze, i cui abitanti son detti Scarperiesi e i cui patroni sono i Santi Jacopo e Filippo.
Dal 1° gennaio 2014 è fuso con San Piero a Sieve formando il nuovo comune di Scarperia e San Piero.
È famoso per la produzione artigianale di coltelli e di macchine per caffè professionali.
Paese dell’anima, si potrebbe chiamare Scarperia, come l’opera di un suo celebre figlio, lo scrittore Nicola Lisi.
Un’anima di ferro appena ingentilita dalle pitture rinascimentali disseminate in palazzi e chiese, o dai versi poetici di Margherita Guidacci, che tanto amò questo borgo.
Qui tutto parla di ferri taglienti, cioè di “coltelli, cisoje e temperini”, la cui produzione assicurò fama agli artigiani locali, dal Medioevo fino a metà 1700.
Dall’umile coltello della mensa dei poveri alle preziose lame impugnate dai nobili, dal fedele utensile usato nel lavoro dei campi al pugnale come pegno d’amore o simbolo di fedeltà: tutta l’arte della coltelleria ha trovato a Scarperia il suo antro di Vulcano.
Fa parte dell'Associazione Borghi più Belli d'Italia.
Scarperia e San Piero: https://maps.app.goo.gl/Cfa7tBpA47L8Qfbs9
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Dal 1° gennaio 2014 è fuso con San Piero a Sieve formando il nuovo comune di Scarperia e San Piero.
È famoso per la produzione artigianale di coltelli e di macchine per caffè professionali.
Paese dell’anima, si potrebbe chiamare Scarperia, come l’opera di un suo celebre figlio, lo scrittore Nicola Lisi.
Un’anima di ferro appena ingentilita dalle pitture rinascimentali disseminate in palazzi e chiese, o dai versi poetici di Margherita Guidacci, che tanto amò questo borgo.
Qui tutto parla di ferri taglienti, cioè di “coltelli, cisoje e temperini”, la cui produzione assicurò fama agli artigiani locali, dal Medioevo fino a metà 1700.
Dall’umile coltello della mensa dei poveri alle preziose lame impugnate dai nobili, dal fedele utensile usato nel lavoro dei campi al pugnale come pegno d’amore o simbolo di fedeltà: tutta l’arte della coltelleria ha trovato a Scarperia il suo antro di Vulcano.
Fa parte dell'Associazione Borghi più Belli d'Italia.
Scarperia e San Piero: https://maps.app.goo.gl/Cfa7tBpA47L8Qfbs9
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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