Scarafaggi fortunati
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La puntata di questa settimana trova ai microfoni una coppia di conduttori inedita: Anna e Luca. E inedito è anche l’approccio. Sia i due conduttori, sia l’inviato esterno escono dalla...
mostra di piùLuca lancia la puntata riportando una notizia folkloristica di ingegneria elettronica direttamente dal RIKEN, un centro di ricerca in Giappone dove Anna a lavorato e dove Marco Casolino lavora tuttora.
I ricercatori al RIKEN hanno sviluppato un circuito che può essere applicato al torace degli scarafaggi (vivi) per poi telecomandare i loro movimenti. Il progetto dei ricercatori è di usare questo sistema per cercare nelle macerie vittime dei terremoti poichè gli scarafaggi possono passare anche dove noi esseri più grossi non potremmo.
Nell’esterna Andrea intervista la dottoressa Marianne Moedlinger, archeologa ed esperta metallurgista che ci parla dei sui suoi studi sui bronzi antichi.
Tornati in studio dopo una barza di Luca, brutta come poche, Anna parla di un modello creato da tre fisici italiani che cerca di rispondere alla domanda: esiste la meritocrazia nel successo?
Spoiler alert, la risposta sembra essere no. Il modello mostra in modo piuttosto netto come sia la fortuna a determinare i nostri successi nel lungo termine. Il talento, e le nostre caratteristiche personali, propongono i ricercatori, potrebbero piuttosto modificare la probabilità di riuscire a sfruttare in modo efficace degli eventi fortunati.
Ciò detto, il modello testa un tipo di successo materiale, come la quantità di soldi accumulati, ma non parla di felicità, soddisfazione, o benessere mentale. Quello che si propone è la necessità di ridefinire la relazione automatica che la nostra società fa tra successo e talento.
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Autore | Scientificast |
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Davide Zanelli
2 anni fa