Santa Casa di Loreto: aggiunta la festa nel calendario romano
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5903 SANTA CASA DI LORETO: AGGIUNTA LA FESTA NEL CALENDARIO ROMANO Per volontà di Papa Francesco e con un decreto firmato dal prefetto al Culto divino cardinale...
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Per volontà di Papa Francesco e con un decreto firmato dal prefetto al Culto divino cardinale Robert Sarah è stato decretato che «la memoria facoltativa della Beata Maria Vergine di Loreto sia iscritta nel Calendario Romano il 10 dicembre, giorno in cui vi è la festa a Loreto, e celebrata ogni anno». Così con la memoria facoltativa la festa della Madonna di Loreto comparirà in tutti i calendari e libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle ore.
«Tale celebrazione», si legge ancora nel decreto, «aiuterà tutti, specialmente le famiglie, i giovani, i religiosi, a imitare le virtù della perfetta discepola del Vangelo, la Vergine Madre che concependo il Capo della Chiesa accolse anche noi con sé».
Sono milioni i pellegrini che ogni anno si recano a Loreto per visitare e sostare nella Santa Casa all'interno della Basilica, quelle tre mura che sono state la casa dove la Vergine Maria ha ricevuto la visita dell'arcangelo Gabriele che le ha annunciato l'incarnazione del Verbo. Tre pareti che originariamente si trovavano, come molte case popolari di Nazareth, addossate a una grotta e che miracolosamente sono arrivate sulle colline marchigiane per posarsi nel luogo dove attualmente si trova nel 1296.
Sono più di 200 i santi che in questi secoli sono passati a Loreto per venerare queste mura, tra cui Ignazio di Loyola, Louis-Marie Grignion de Montfort, Paolo della Croce, Giovanni Bosco, Pietro Canisio, Francesco di Sales, Roberto Bellarmino, Lorenzo da Brindisi, Alfonso Maria de' Liguori, Teresa di Gesù Bambino, Camillo de Lellis, Francesco Saverio, Pietro di Alcantara, Bernardino da Siena, etc. Molti anche i pellegrinaggi dei Papi alla Santa Casa, tra cui Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
«Nella Santa Casa», continua il decreto firmato da Sarah, «davanti all'effige della Madre del Redentore e della Chiesa, Santi e Beati hanno risposto alla propria vocazione, i malati hanno invocato consolazione nella sofferenza, il popolo di Dio ha iniziato a lodare e a supplicare Santa Maria con le Litanie lauretane, note in tutto il mondo. In modo particolare quanti viaggiano in aereo hanno trovato in lei la celeste patrona».
Nella solennità di Tutti i Santi vi è stata anche l'ufficiale indizione del Giubileo lauretano "Maria Regina et Janua Coeli", un anno speciale di grazia concesso dal Papa e che inizierà il prossimo 8 dicembre fino al 10 dicembre del 2020 - con l'apertura della Porta Santa a 100 anni dalla proclamazione della Vergine Lauretana patrona degli aeronauti.
«Quel santuario ricorda il mistero dell'Incarnazione», continua il decreto, «e spinge tutti coloro che lo visitano a considerare la pienezza del tempo, quando Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, e a meditare sia le parole dell'Angelo nunziante l'Evangelo, sia le parole della Vergine che rispose alla divina chiamata».
Nota di BastaBugie: Giorgio Nicolini nell'articolo seguente pubblicato su Corrispondenza Romana il 6 Novembre 2019 racconta la storia della festa liturgica della Traslazione miracolosa della Santa Casa di Loreto. Purtroppo nel 1984 padre Giuseppe Santarelli (direttore della "Congregazione Universale della Santa Casa", recentemente rimosso dal nuovo Vescovo mons. Fabio Dal Cin) aveva ipotizzato «un trasporto umano» di solo «alcune pietre» della Santa Casa di Nazareth, negando quindi sia l'integralità della stessa reliquia come i miracoli delle traslazioni. Il documento su cui appoggiava questa strana tesi si è rivelato un falso storico... eppure anche oggi ha un certo seguito tra i più superficiali che non hanno approfondito le prove storiche del trasporto angelico (tra l'altro confermato dalla plurisecolare tradizione e da tutti i pronunciamenti magisteriali dei papi).
Ecco dunque l'articolo di Giorgio Nicolini. Al termine dell'articolo il video (durata: 13 minuti) di una sua intervista sulla Santa Casa nella trasmissione televisiva "Punti di Vista" e il link ad altre due conferenze su Loreto.
Voglio esprimere innanzitutto la mia solidarietà al Vescovo di Loreto, mons. Fabio Dal Cin, che, pur da soli due anni nominato delegato pontificio presso il Santuario di Loreto, aveva chiesto ed ottenuto l'indizione del Giubileo Lauretano, per celebrare il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a "Patrona dell'Aviazione", in ragione del riconoscimento plurisecolare del magistero pontificio dei "voli miracolosi" della stessa Santa Casa. In tal modo si offriva l'opportunità di rivalorizzare non solo l'autenticità della reliquia nazaretana, ma anche e propriamente "la miracolosità" con cui la Santa Casa era pervenuta a Loreto, appunto con "voli miracolosi", per il cui motivo Benedetto XV nel 1920 emanò il decreto del "patronato" della Madonna di Loreto a riguardo dell'Aviazione. [...]
Il 1° novembre u.s. è stato proclamato pubblicamente l'indizione dell'Anno Giubilare Lauretano per commemorare il centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a Patrona dell'Aviazione, in riconoscimento della verità storica dei "voli miracolosi" della Santa Casa. Tale Patronato decretato il 24 marzo 1920 da Benedetto XV era parallelo ad altri assai più importanti decreti pontifici, con i quali da secoli veniva autorizzata e celebrata la memoria liturgica della traslazione miracolosa della Santa Casa.
Tale festa liturgica è documentato che a livello locale (Loreto e le Marche) era celebrata sin dal XIV secolo, da quando cioè la Santa Casa era "venuta" nelle Marche. La Chiesa, poi, autorizzò la celebrazione di tale festa come proprio di "un miracolo", quello della Traslazione della Santa Casa per il "ministero angelico", inserendola ufficialmente nel Martirologio Romano già dal 1669, con un decreto di Clemente IX. Nel 1699 Innocenzo XII approvò espressamente anche la lettura del "trasporto miracoloso" della Santa Casa, con relativa Messa.
Nei primi anni del Novecento, dopo l'attacco del canonico francese Ulisse Chévalier contro la Santa Casa, che fece molto scandalo, prudentemente la Chiesa sospese dal Calendario Romano la citazione della memoria di tale "traslazione miracolosa", in attesa che il "Collegio di Difesa della Santa Casa" promosso da San Pio X (con circa 50 studiosi di tutto il mondo) confutasse e smascherasse tutte le menzogne dissacratorie propagate da Ulisse Chévalier (e da un altro autore, il barnabita Leopoldo De Feis). La festa tuttavia continuava ad essere autorizzata e celebrata regolarmente a Loreto e nelle Marche, di cui la Madonna di Loreto è Patrona.
Sconfessato lo Chévalier dall'opera degli studiosi del "Collegio di Difesa", Benedetto XV - prima della proclamazione della Madonna di Loreto a "Patrona dell'Aviazione" - fece ripristinare dalla Sacra Congregazione dei Riti, il 16 aprile 1916, la memoria facoltativa nel martirologio romano della "Traslazione Miracolosa" della Santa Casa. Quindi localmente, ma anche a livello universale (anche se facoltativamente) tutti potevano chiedere di celebrare il 10 dicembre non "la festa della Beata Vergine di Loreto", bensì la memoria del "Miracolo della Traslazione della Santa Casa", come tante volte ho spiegato nei miei scritti ed esposto in conferenze [vedi video alla fine dell'articolo, N.d.BB]: come, cioè, la Chiesa aveva disposto per il 10 dicembre la celebrazione di quello che era l'unico miracolo ufficialmente riconosciuto in una celebrazione liturgica dalla Chiesa; e non si trattava quindi di una semplice memoria o festa della "Beata Vergine di Loreto". [...]
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