Saluzzo, grandi formaggi e influssi francesi (Piemonte)
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Descrizione
Saluzzo, la cui quieta parte antica, collinare, ha per sfondo il Monviso, fu capitale di un marchesato che tra 1300 e 1500 fiorì come vivissimo centro di cultura umanistica, punto...
mostra di piùDegli intensi scambi con la Francia resta testimonianza, oltre che nel gotico delle chiese, anche nella cucina, che ha sapori occitani.
In tema con l’atmosfera aristocratica e colta della città, del tessuto medievale di raro equilibrio, è anche il piatto della tradizione, la quaietta o costoletta alla castellana, farcita con un composto a base di carne, formaggio e tartufo, vale a dire i tre elementi principe della gastronomia locale, insieme all’agnello.
Inoltre, di Saluzzo è rinomata la gallina bianca, mentre dalle valli vengono ottimi formaggi: la Val Varàita è nota per i Tomini di Melle, la Val Màira per la rara Tuma di Celle Macra e per l’Acceglio, ma è la Val grana a proporre il più ricercato formaggio piemontese: il Castelmagno Dop, erborinato, stagionato, meglio se in grotte naturali.
Sottoprodotto ne è il bross, crema piccante ottenuta dai residui fermentati della lavorazione, eccezionale su pane su pane montanaro abbrustolito o sciolta nella polenta.
Saluzzo: https://maps.app.goo.gl/wcBomPAQTHouvVVd6
Informazioni
Autore | Giuseppe Cocco |
Organizzazione | Giuseppe Cocco |
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