Quando oziare crea ansia

8 ott 2020 · 12 min. 12 sec.
Quando oziare crea ansia
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"Leggere, camminare, riposare, conversare, godersi un paesaggio, godere del qui e ora riempiono di significato e importanza il concetto di “non fare nulla”. Per molte persone, però, sono motivo di...

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"Leggere, camminare, riposare, conversare, godersi un paesaggio, godere del qui e ora riempiono di significato e importanza il concetto di “non fare nulla”. Per molte persone, però, sono motivo di estrema ansia.
Le persone senza tempo libero, quelle che hanno sempre qualcosa da fare, non sanno davvero cosa significhi rilassarsi. Il semplice fatto di sedersi e sapere che non le attende nulla, che non sono obbligate a fare niente, genera in loro l’ansia.
Non solo si sentono improduttive, ma hanno anche la sensazione di essere in difetto, di venire meno a qualcosa o qualcuno.
Avere del tempo libero è pur sempre un invito a incontrare se stessi. Entrare in contatto con il proprio Sé è essenziale, e andrebbe fatto ogni giorno. Ciononostante, sono tante le persone che non si sentono a proprio agio nel percorrere questo viaggio interiore.
Spesso questa dimensione nasconde fatti che richiedono di essere sondati. È inutile schermarsi con il lavoro, perché il disagio continuerà a riproporsi. Bisognerebbe iniziare a chiedersi perché non riusciamo a stare senza fare nulla. Cosa non possiamo sentire e vedere di noi stessi. A cosa serve la nostra frenesia". Per saperne di più vi auguro buon ascolto.
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Autore WiP Radio
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