Puntata 12 - Ancora spira Zefiro!

26 ago 2021 · 2 min. 26 sec.
Puntata 12 - Ancora spira Zefiro!
Descrizione

Come promesso, analizziamo in questa puntata il testo utilizzato da Bartolomeo Tromboncino per la sua frottola, ispirato al sonetto di Francesco Petrarca che abbiamo incontrato la scorsa volta. In basso...

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Come promesso, analizziamo in questa puntata il testo utilizzato da Bartolomeo Tromboncino per la sua frottola, ispirato al sonetto di Francesco Petrarca che abbiamo incontrato la scorsa volta. In basso trovate il link a una interpretazione cantata di questa frottola.

Anche questo componimento inizia con lo Zefiro che spira e riporta il bel tempo. L'amore promette gioia agli animali, agli esseri viventi; la vasta campagna è piena di bei fiori, ogni cuore si prepara alle dolci frecce del dio d'Amore, addirittura Progne, la rondine, di cui abbiamo parlato nella scorsa puntata, in questa poesia si è scordata della antica pena e spiega le ali verso il nostro orizzonte; sappiamo tutti infatti che quando tornano le rondini sta arrivando la primavera.
Tuttavia, all'improvviso, il compositore sottolinea che tutti vivono contenti mentre lui si lamenta per il fatto che Amore l'ha fatto sede di tormento.
L'atmosfera sembra tornare tranquilla, e il poeta ci ripete che soffia lo Zefiro e ci dice che gli alberi si riempiono di foglie; ai satiri risponde Eco, se capita che qualcuno chiami l'amata ninfa.
Gli altri possiedono il cielo mentre lui ha dentro l'inferno, perché, dice lo scrittore, Amore, crudele, ha reso il suo male eterno.

Zephyro spira e ‘l bel tempo rimena
Amor promette gaudio a gli animali
L’ampia campagna dei bei fiori è piena
Ogni cor si prepara ai dolci strali
Progne scordata de l’antica pena
Verso il nostro orizzonte spiega l’ali.
Ognun vive contento io me lamento
Ch’amor m’ha fatto albergo di tormento
Zephyro spira e gli arbori di fronde
Adornano soi densi e sparsi rami,
A satiri tra boschi echo risponde
s’ avien che alcun l’ amata ninfa chiami.
Scorreno fiumi rei con veloce onde
Tanto che sazian le sue antique arame.
Altrui possiede ‘l ciel ed io l’inferno,
ch’Amor crudel fatto ha ‘l mio male eterno.

https://www.youtube.com/watch?v=MT1fGIf3y78

https://pixabay.com/images/id-2116866/
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Autore Mamù - Mattia Murgia
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