L'ospite di questa settimana di Prendete Posto si descrive così: Ho 45 anni. Sono una psicologa clinica e psicoterapeuta ad indirizzo sistemico relazionale in formazione. Eh si perché di imparare non si finisce mai. E per realizzare un sogno e un desiderio non è mai troppo tardi. Dopo una laurea in scienze della comunicazione ho cosi scelto di seguire la passione della psicologia. Studiare comprendere le relazioni e alleviare le difficoltà che nascono dove un io e un tu si incontrano è una parte centrale della mia vita. Da mamma di Chiara di 15 anni e di Francesco di 7 comprendo da vicino le ansie dei genitori in questo mondo difficile, comprendo la difficoltà di tante famiglie che spesso si trovano sole a risolvere problemi molto più grandi di loro. Risolvere problemi senza dimenticare di sorridere è quello che dico alle persone che ascolto, trovare la forza di andare avanti anche quando il lieto fine si fa fatica a vedere. Non spegnere il lumino della speranza è un po’ la missione da psicologa ma anche quello che faccio nell’altra parte importante della mia vita dedicata al volontariato, come psicologa volontaria in consultorio familiare, vice presidente di Azione Cattolica della Diocesi di Ancona Osimo e collaboratrice di diverse associazioni. Come per la psicologia anche fare volontariato è voler dare valore alle relazioni, incrociare tanti sguardi spesso fragili, con il coraggio di non passare oltre senza aver dato a ciascuno di quegli sguardi il valore e la dignità che merita. I più belli sguardi incontrati? Sono quelli dei bimbi in ospedale che ho incontrato grazie al volontariato con la Fondazione Salesi. Leggevo loro favole e fiabe con l’augurio che anche le loro storie di vita potessero avere un lieto fine.