Solleva la tua testa, fedele a cosa resta del tuo candido scrigno che un giorno sarà un ghigno. Una, di vita, una, di vita, milioni di pensieri, un firmamento, pilota lo scontento per ottenere gioia, uccidere la noia di cose dette al vento.
Non Re, ma solo te stesso, la ghigliottina sega corone truffaldine, nobili arruffoni, banchieri trafficoni, e tutto il triste circo dentro i velluti rossi.
Riprenditi lo spazio, i fiori nel giardino, il pane le rose e l’esser cittadino.
Riprenditi lo spazio, i fiori nel giardino, il pane, le rose e l’esser cittadino.

testi e montaggio dio Angelo Miotto
Musica in licenza di Koma - Kabul