Paolo Aresi Giornalista professionista, laureato in Lettere alla Statale di Milano, fino al 2016 è stato inviato presso il quotidiano
L'Eco di Bergamo. Cominciò a scrivere racconti nel
1978. Il suo primo romanzo è stato pubblicato dall'editrice
Nord nel 1987:
Oberon, l'avamposto fra i ghiacci.Con il romanzo
Oltre il pianeta del vento (anche noto come
La scala infinita) è stato vincitore del
Premio Urania 2004
[1][2]; per la collana
Urania di
Mondadori ha pubblicato anche
Korolev (2011), romanzo che ha avuto un seguito,
Korolev, la luce di Eris, pubblicato da Delos Digital, 2019 e una conclusione nel 2021 con
La stella rossa di Korolev. Accanto ai romanzi di fantascienza si pongono anche opere di narrativa realistica come
Ho pedalato fino alle stelle edito da
Mursia,
Bergamo dell'altro ieri e
La vita a pedali pubblicati da Bolis edizioni. Nella produzione dell'autore anche alcuni libri sulle montagne e sul territorio bergamasco e la storia dei quotidiani laici di Bergamo, dall'Ottocento a fine Novecento:
Carta Canta, edito da Lubrina. Come giornalista, ha ideato la rivista
Orobie, nel 1990, realizzata grazie all'editore Cesare Ferrari di Clusone, con l'apporto decisivo del fotografo Tito Terzi. Per il teatro ha scritto alcune opere, tra le altre
Gimondi, una vita a pedali (tratto dal suo romanzo) e
Il processo di Alessandro. Analizzando i suoi testi emergono gli interessi e le passioni che li hanno determinati, a partire dall'astronomia e cosmologia e dall'astronautica, per passare al ciclismo, alla geografia e alla cultura, non solo letteraria.
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