Palestra di impresa
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La mia intervista per Palestra di Impresa 1) Il nostro pubblico in "The Club" è fatto da micro e piccole imprese, cosa è cambiato per noi con questa fermata e...
mostra di più1) Il nostro pubblico in "The Club" è fatto da micro e piccole imprese, cosa è cambiato per noi con questa fermata e cosa dobbiamo fare per poter riprendere a competere.
Nel mio ultimo libro suggerisco alle PMI di imparare dalle startup e trovare il coraggio di ridisegnare l’impresa ed il settore in cui opera. Le PMI ora più che mai si riscoprono fragili e devono tornare ad essere agili. Affrontando quelle scelte imprenditoriali che oggi non sono più rimandabili.
2) The cash is the king, ora più che mai, hai qualche suggerimento per chi ci sta ascoltando che sia praticabile da subito?
Ci provo anche se spesso vengono visti dagli imprenditori (a dire il vero anche da molti colleghi) come qualcosa di astratto. Io invece ci credo molto e con i miei clienti ci abbiamo lavorato addirittura da metà febbraio:
1.Via gli alibi. Se stai fermo è inutile incolpare la crisi. Salvo alcuni settori come il turismo ed il trasporto aereo esistono casi di imprenditori che si sono mossi egregiamente per limitare i danni ed in alcuni casi anche migliorando le proprie prestazioni.
2.Ragionare per scenari. Definire i tempi della crisi è fondamentale per scegliere (rapporti con le banche, cassa integrazione, previsione dei flussi di cassa, monitorare i clienti, ecc).
3.Predisporre un piano (molto snello e facilmente modificabile. Per le realtà più piccole deve includere anche fabbisogno familiare).
Tutto questo si concretizza in fondo in alcune domande molto banali:
•Stiamo comprando tempo, per farne cosa?
•Fino a che punto posso indebitarmi?
•Sono consapevole dei rischi e delle alternative?
•Quale impatto sui clienti e quindi sui nostri flussi futuri?
Purtroppo se vogliamo reagire dobbiamo tornare a farci domande scomode.
3) Tu sei un commercialista, cosa devo cercare io piccolo imprenditore nel mio commercialista?
Ribaltando la domanda io proverei a chiedere se in queste settimane particolarmente complesse l’ho cercato il commercialista? Non tanto per fare qualcosa ( cassa integrazione, rapporti con le banche, moratorie imposte, ecc) quanto per confrontarmi con lui su che cosa fare.
Io credo che il commercialista oggi debba saper essere, per la parte che gli compete, lo Sparring Partner dell’imprenditore.
L’incontro deve giocarlo l’imprenditore, il protagonista è lui. È lui che rischia.
Il commercialista deve saper stare un passo indietro ma avere il coraggio di essere severo con chi fa impresa. Per esperienza la soluzione la trova sempre l’imprenditore ma va stimolato, vanno sapute fare le domande giuste che spesso servono ad affinare il progetto. Bisogna avere il coraggio di essere obiettivi nelle critiche anche a costo di perdere il cliente. Sapendo che non si può essere il professionista giusto per tutti i clienti.
In sintesi, se in questo periodo il numero del tuo commercialista figura tra i primi del tuo cellulare allora è quello giusto.
Credo sia una riflessione valida in generale per tutti i consulenti. Sono sicuro che dopo questi mesi molti rapporti verranno rivisti.
Informazioni
Autore | Andrea Arrigo Panato |
Organizzazione | Andrea Arrigo Panato |
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