Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa della V domenica di Pasqua - Cattedrale TO, 28 aprile 2024

28 apr 2024 · 7 min. 24 sec.
Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa della V domenica di Pasqua - Cattedrale TO, 28 aprile 2024
Descrizione

Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa della V domenica di Pasqua - Cattedrale di Torino, 28 aprile 2024   RIFERIMENTI BIBLICI: Prima Lettura:...

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Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa della V domenica di Pasqua - Cattedrale di Torino, 28 aprile 2024  

RIFERIMENTI BIBLICI:
Prima Lettura: At 9,26-31
Salmo responsoriale: Sal 21 (22)
Seconda Lettura:
1Gv 3,18-24
Vangelo: Gv 15,1-8

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Commenti
F

Federica

2 mesi fa

L'unica opera che la Chiesa deve compiere è rimanere unita alla Vite, che è Cristo stesso: questo il messaggio del Vangelo di oggi, che il nostro Arcivescovo Roberto ci sottolinea con la consueta profondità della sua riflessione, per aiutarci a crescere nella vigna del Signore, innestati in Lui. Ci dice il nostro Arcivescovo: "La Chiesa deve rimanere ancorata a Cristo, ogni istante della nostra vita deve essere ancorato alla radice, che è Cristo stesso; poi il frutto verrà e sarà un frutto sinergico di Cristo e dei Suoi discepoli insieme": Rifletto con piacere su un'esortazione analoga di Papa Benedetto, che in occasione del Regina Caeli del maggio 2012, ricordando anche Giovanni 15,5, diceva: "In una lettera scritta a Giovanni il Profeta, vissuto nel deserto di Gaza nel V secolo, un fedele pone la seguente domanda: Come è possibile tenere insieme la libertà dell'uomo e il non poter far nulla senza Dio? E il monaco risponde: se l'uomo inclina il suo cuore verso il bene e chiede a Dio l'aiuto, ne riceve la forza necessaria per compiere la propria opera. Perciò la libertà dell'uomo e la potenza di Dio procedono insieme. Questo è possibile perchè il bene viene dal Signore, ma è compiuto grazie ai Suoi fedeli. Dice il beato cistercense Guerrico d'Igny: O Signore Gesù, senza di Te non possiamo fare nulla. Tu infatti sei il vero giardiniere, creatore, coltivatore e custode del giardino, che pianti con la Tua parola, irrighi con il Tuo spirito, fai crescere con la Tua potenza". Il Signore ci aiuti a rimanere sempre saldamente innestati in Lui, per portare frutti abbondanti di vita per il mondo. Buona settimana!
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Autore Arcivescovo di Torino
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