Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa della seconda domenica di Quaresima, Torino Cattedrale 05-03-23

5 mar 2023 · 9 min. 42 sec.
Omelia di mons. Roberto Repole alla Messa della seconda domenica di Quaresima, Torino Cattedrale 05-03-23
Descrizione

Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa della seconda domenica di Quaresima - Torino Cattedrale, 5 marzo 2023 RIFERIMENTI BIBLICI: Prima lettura: Gn...

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Omelia di mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, alla Messa della seconda domenica di Quaresima - Torino Cattedrale, 5 marzo 2023

RIFERIMENTI BIBLICI:
Prima lettura: Gn 12,1-4a
Salmo responsoriale: Sal 32 (33)
Seconda lettura: 2 Tm 1,8b-10

Vangelo: Mt 17,1-9
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Commenti
F

Federica

1 anno fa

"Che questo tempo sia un tempo di illuminazione, che sia un tempo di ascolto": in questa seconda domenica di Quaresima è questa l'esortazione che il nostro Arcivescovo Roberto ci rivolge nella riflessione profonda e articolata della sua omelia sul Vangelo odierno della Trasfigurazione. Grazie don Roberto! E grazie anche per l'affetto sincero e la sollecitudine premurosa con cui incontra i ragazzi e i giovani e li guida e li incoraggia sulle strade impegnative, ma affascinanti, del Vangelo. Davvero in questo itinerario quaresimale dobbiamo anche noi, come i discepoli sul Tabor, farci illuminare da quella luce divina che trasfigura Gesù e illumina gli occhi dei discepoli che possono così percepirne la forza e la grandezza. Come ci dice il nostro Arcivescovo, dobbiamo ritrovare gli occhi di luce capaci di vedere la verità di Gesù, che è sempre al di là di ogni nostra aspettativa; dobbiamo riacquistare gli occhi di luce per avere uno sguardo limpido anche su di noi ed evitare l'errore dell'orgoglio, così come la tentazione opposta della sfiducia e dello scoraggiamento; dobbiamo riacquistare gli occhi di luce anche sulla realtà, che a volte rischia di essere vista, giudicata e interpretata con uno sguardo non evangelico o addirittura disumano. Il tempo della Quaresima davvero sia un tempo di illuminazione prezioso "per riaprire le nostre orecchie e ascoltare il Figlio, non una volta sola, ma incessantemente", come ci ricorda don Roberto. Ascoltare il Figlio, che è la Parola del Padre, attraverso l'ascolto della Scrittura, per scoprire sempre di più chi sia il Messia, chi sia Dio. Cristo, l'Unto di Dio, l'inviato di Dio nel mondo, nella via della Passione, nella via della croce, nella via dell'impotenza manifesta veramente chi Egli sia e chi sia Dio: l'Amore, l'Amore vero, l'Amore più grande, che si dona fino all'ultima goccia di sangue per la vita di tutta l'umanità. Scriveva Hans Urs von Balthasar: "Nessun combattente è più divino di colui che è in grado di vincere con la sconfitta". Buona domenica e buona settimana!
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Autore Arcivescovo di Torino
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