Nuova guerra in Donbass: consenso interno, equilibri geopolitici e giochi di spie

11 apr 2021 · 18 min. 26 sec.
Nuova guerra in Donbass: consenso interno, equilibri geopolitici e giochi di spie
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Yurii Colombo si sta occupando di Ucraina dal suo osservatorio privilegiato di Mosca da alcuni anni e in particolare da quando è scivolata nella deriva nazistoide di alcune sue frange...

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Yurii Colombo si sta occupando di Ucraina dal suo osservatorio privilegiato di Mosca da alcuni anni e in particolare da quando è scivolata nella deriva nazistoide di alcune sue frange neanche tanto minoritarie, e da quando la società va rinfocolando una propensione all'atlantismo che non piace a Putin, obbligandolo a trovare alternative a pipeline su cui paga dazio (da cui la questione geopolitica del NordStream2 tanto vessato da Biden e che è parte della Realpolitik della Germania di Angela Merkel, evidenziata dall'incontro a tre con Macron e Putin proprio per parlare di Ucraina, senza nessun ucraino presente), e il cambio di amministrazione a Washington richiede; ma non solo questioni internazionali quelle che stanno soffiando sui venti di guerra ai confini del Donbass. Infatti un altro ordine di motivazioni per rinnovare e completare la guerra scatenata 6 anni fa con l'occupazione finale della Crimea – sede a Sebastopoli della flotta russa del Mar Nero – va ricercata anche nella perdita di consensi (sempre per motivi economici) in patria sia da parte di Zelensky, sia di Putin e la chiamata alle armi ha sempre alimentato il nazionalismo e attirato consensi attorno allo Strategos che affronta il nemico alle porte.
Il cambio di amministrazione americano ha prodotto un concentrato di situazioni che richiedono reazioni e aggiustamenti, di cui si possono apprezzare le evidenze: da un lato scandali di forniture di tecnologie sotto embargo e dall'altro storie di spie (a Sofia e a Roma), che si possono ricondurre a veri e propri messaggi inviati ai vari protagonisti... che si possono anche allargare verso est, soprattutto considerando quanto si intrecciano gli interessi di Pechino con quelli di Mosca dalle parti della Siberia, visti i molti affari cinesi dalle parti di Irkutsk. E di scambi spionistici tra potenze dell'Asia orientale si parla molto poco, ma questo sappiamo che non significa che siano inesistenti storie di spie tra i ghiacci siberiani.
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Autore OGzero - Orizzonti geopolitici
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