Non c'è niente di geniale nella guerra
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Descrizione
La cronaca della guerra, dal luglio-agosto ‘42 al febbraio ‘43, fornisce il filo, lungo il quale il racconto può soffermarsi su singoli episodi di attacco, di contrattacco, di tregua, fino...
mostra di piùL’impegno morale di questo romanzo nel raccontare la guerra è quello di far emergere il caos sudicio, trapuntato d’orrore, della guerra vera, che non è quella delle carte militari, bozzetti piatti in cui quote e altitudini fanno sparire valli e colline e fiumi. No. La guerra è fragore, è fumo, è odore di incendio, è coscienza della fragilità del corpo, è sangue che scorre copioso, è dolore senza fine.
Questo commento è tratto dal saggio di Ferdinanda Cremascoli, Stalingrado, il polittico di Vasilij Grossman. Il saggio in formato ePub è acquistabile da qualunque libreria on-line come Amazon o Apple o Kobo, o dove volete
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Autore | ItalianaContemporanea |
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