Nobile
12 nov 2021 ·
5 min. 37 sec.
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Descrizione
Tra Ottocento e Novecento, gli esploratori sognavano di raggiungere i confini più estremi della Terra. Nel 1926, il leggendario Roald Amundsen, che all’inizio degli anni Dieci era arrivato al Polo...
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Tra Ottocento e Novecento, gli esploratori sognavano di raggiungere i confini più estremi della Terra. Nel 1926, il leggendario Roald Amundsen, che all’inizio degli anni Dieci era arrivato al Polo Sud, tentò di raggiungere anche il Polo Nord in collaborazione con gli italiani. Fu infatti Umberto Nobile a convincerlo della vali-dità del dirigibile come mezzo di trasporto. Il dirigibile N-1, progettato dallo stesso Nobile, fu costruito a Ciampino tra il 1923 e il 1924 e poi venduto dall’Italia ai norvegesi, principali fautori della spedizione, che lo ribattezzarono Norge.
Com’è noto, la missione ebbe successo e il 12 maggio, dal dirigibile furono lanciate sul Polo Nord le bandiere delle tre nazioni maggiormente coinvolte, ovvero l’Italia, la Norvegia e gli Stati Uniti. Al di là dell’impresa, i risultati, dal punto di vista scientifico, lasciavano però a desiderare. Per ottenere un contributo significativo occorreva infatti toccare il Polo Nord, e non limitarsi a sorvolarlo.
Fu per questo che Nobile guidò una seconda spedizione, interamente italiana e più orientata alla ricerca. Partì da Baggio, presso Milano, il 15 aprile 1928 con il dirigibile N-4, ribattezzato Italia e gemello del Norge. Generali, già inclusa nel gruppo di società in trattativa per tutelare l’equipaggio italiano della spedizione del 1926, era presente anche in questa occasione.
L’impegno nel ramo vita risaliva alla nascita di Generali. Nel porto di Trieste nel 1831, tutelare le persone da ogni tipo di rischio significava aggiungere alle comuni coperture trasporti quelle dell’assicurazione sulla vita, non molto diffusa nell’Impero asburgico. Generali, al contrario, la considerava un istituto irrinunciabile e la incluse fin da subito nella sua attività. A un anno dalla fondazione, approntò tre tipi di polizze vita e nel 1834 stampò il primo tariffario apposito con premi basati sull’età dell’assicurato, basandosi sulle statistiche elaborate nel Settecento in Francia: la tavola di Duvillard per le assicurazioni in caso di morte e la tavola di Deparcieux per quelle vita.
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Com’è noto, la missione ebbe successo e il 12 maggio, dal dirigibile furono lanciate sul Polo Nord le bandiere delle tre nazioni maggiormente coinvolte, ovvero l’Italia, la Norvegia e gli Stati Uniti. Al di là dell’impresa, i risultati, dal punto di vista scientifico, lasciavano però a desiderare. Per ottenere un contributo significativo occorreva infatti toccare il Polo Nord, e non limitarsi a sorvolarlo.
Fu per questo che Nobile guidò una seconda spedizione, interamente italiana e più orientata alla ricerca. Partì da Baggio, presso Milano, il 15 aprile 1928 con il dirigibile N-4, ribattezzato Italia e gemello del Norge. Generali, già inclusa nel gruppo di società in trattativa per tutelare l’equipaggio italiano della spedizione del 1926, era presente anche in questa occasione.
L’impegno nel ramo vita risaliva alla nascita di Generali. Nel porto di Trieste nel 1831, tutelare le persone da ogni tipo di rischio significava aggiungere alle comuni coperture trasporti quelle dell’assicurazione sulla vita, non molto diffusa nell’Impero asburgico. Generali, al contrario, la considerava un istituto irrinunciabile e la incluse fin da subito nella sua attività. A un anno dalla fondazione, approntò tre tipi di polizze vita e nel 1834 stampò il primo tariffario apposito con premi basati sull’età dell’assicurato, basandosi sulle statistiche elaborate nel Settecento in Francia: la tavola di Duvillard per le assicurazioni in caso di morte e la tavola di Deparcieux per quelle vita.
Informazioni
Autore | Generali Italia |
Organizzazione | Generali Italia |
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