Natalia Resmini: "In acqua non mi sento in minoranza"
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Descrizione
Artista, imprenditrice, surfista. Natalia Resmini è una di quelle persone con cui parleresti per ore. Di cultura classica e di cultura pop, della storia dei tanti popoli con cui è...
mostra di piùInfatti racconta: "L'esperienza lavorativa si è sempre incrociata con l'amore per il surf, ho avuto la fortuna di creare un connubio tra le due cose. Dico di esser stata fortunata perché a volte se vai troppo dietro al surf rischi di perdere la bussola". Natalia Resmini ci risponde dal Marocco, la sua seconda casa, dove ha trascorso anche buona parte degli ultimi mesi: "Ad Imsouane sono venuta 15 anni fa per la prima volta, è il paradiso degli amanti del longboard come me. Le persone sono fantastiche, hanno una dolcezza e un rispetto d'altri tempi. Infatti vorrei cogliere l'occasione per sfatare il mito dell'Islam violento con le donne: qui in Marocco mi sento più sicura che a Milano".
E in mare? Può capitare che una donna si senta sola in lineup? Più facile, forse, che per un uomo. Invece Nati mi smentisce: "Ma sai che in Costa Rica l'anno scorso sono rimasta scioccata? In acqua c'erano più donne che uomini, dalle bambine alle signore americane in pensione, donne di 60, 70 anni. Anche qui in Marocco ci sono tantissime ragazze in acqua, non sento più di essere in minoranza".
Informazioni
Autore | Tuttologic Surf |
Organizzazione | Tuttologic Podcast |
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