Morire sotto la custodia dello Stato - Intervista a Gianfranco Schiavone
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Descrizione
Martedì 14 gennaio alcuni ospiti del Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Gradisca d’Isonzo sono stati coinvolti in una colluttazione. Tra loro anche Vakhtang Enukidze, georgiano. Nessuna nelle...
mostra di piùL'uomo è stato portato nel carcere di Gorizia, per poi essere ricondotto due giorni dopo nel Cpr. Le sue condizioni a quel punto si sono aggravate fino alla sua morte, avvenuta il 18 gennaio.
Questi fatti hanno portato a due visite ispettive nella struttura da parte del deputato della Camera Riccardo Magi (Radicali) e di Gianfranco Schiavone, vicepresidente di Asgi.
Le ispezioni hanno evidenziato il grave stato di degrado del Cpr, e delle difficili condizioni di vita degli ospiti. Una struttura priva di spazi comuni, in cui le persone sono costrette a vivere rinchiuse.
La sensazione è di trovarsi di fronte a un nuovo caso Cucchi, in cui una persona è morta mentre si trovava sotto la custodia dello Stato.
Ne parla Gianfranco Schiavone, giurista e vicepresidente ASGI (Associazione Studi giuridici sull'immigrazione).
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Autore | RBE - Radio & Tv |
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