Monastero di Santo Stefano Protomartire (o del Cacco) a Roma
20 nov 2023 ·
2 min. 2 sec.
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Descrizione
Il Monastero è annesso alla chiesa di Santo Stefano Protomartire a Roma, che è conosciuta anche come Santo Stefano del Cacco. La Chiesa fu edificata sull’area del tempio di Iside...
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Il Monastero è annesso alla chiesa di Santo Stefano Protomartire a Roma, che è conosciuta anche come Santo Stefano del Cacco.
La Chiesa fu edificata sull’area del tempio di Iside e di Serapide, di cui sono state utilizzate le colonne del 600 d.C., e fu condotta, insieme al Monastero, dai Benedettini.
Con la bolla di Papa Pio IV del 1563, il complesso monastico fu affidato ai Monaci Benedettini Silvestrini, i quali intrapresero notevoli lavori di restauro.
Nel 1870 il Monastero fu soppresso, ma successivamente furono riacquistati altri ambienti fino a raggiungere le attuali dimensioni.
Del periodo originale romanico resta solo il campanile della chiesa, che non è visibile dall'esterno in quanto è stato inglobato negli edifici.
Nel 1600 la Chiesa fu trasformata in stile barocco.
A tre navate suddivise da colonne; in periodi successivi furono aggiunte cinque cappelle; e nel 1668 fu installato il coro ligneo.
I marmi del pavimento provengono dall'antica basilica di San Paolo fuori le mura.
Sulla parete destra vi è l'opera più significativa: "la deposizione", affresco del 1517 di Pietro Bonaccorsi, detto Perin del Vaga.
In alcuni ambienti del monastero è stato allestito un museo archeologico con reperti rinvenuti nel corso dei restauri.Inoltre il monastero possiede una vigna a Vermicino, nei pressi di Frascati, che produce "il benedettino”, vino da tavola e per la messa, amabile o secco, di 11,5°C, viene spedito su ordinazione in tutta Italia, per un minimo di 72 bottiglie da un litro l'una.
Monastero di Santo Stefano Protomartire: https://maps.app.goo.gl/nLwryk9eKScMdRSe9
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La Chiesa fu edificata sull’area del tempio di Iside e di Serapide, di cui sono state utilizzate le colonne del 600 d.C., e fu condotta, insieme al Monastero, dai Benedettini.
Con la bolla di Papa Pio IV del 1563, il complesso monastico fu affidato ai Monaci Benedettini Silvestrini, i quali intrapresero notevoli lavori di restauro.
Nel 1870 il Monastero fu soppresso, ma successivamente furono riacquistati altri ambienti fino a raggiungere le attuali dimensioni.
Del periodo originale romanico resta solo il campanile della chiesa, che non è visibile dall'esterno in quanto è stato inglobato negli edifici.
Nel 1600 la Chiesa fu trasformata in stile barocco.
A tre navate suddivise da colonne; in periodi successivi furono aggiunte cinque cappelle; e nel 1668 fu installato il coro ligneo.
I marmi del pavimento provengono dall'antica basilica di San Paolo fuori le mura.
Sulla parete destra vi è l'opera più significativa: "la deposizione", affresco del 1517 di Pietro Bonaccorsi, detto Perin del Vaga.
In alcuni ambienti del monastero è stato allestito un museo archeologico con reperti rinvenuti nel corso dei restauri.Inoltre il monastero possiede una vigna a Vermicino, nei pressi di Frascati, che produce "il benedettino”, vino da tavola e per la messa, amabile o secco, di 11,5°C, viene spedito su ordinazione in tutta Italia, per un minimo di 72 bottiglie da un litro l'una.
Monastero di Santo Stefano Protomartire: https://maps.app.goo.gl/nLwryk9eKScMdRSe9
Informazioni
| Autore | Giuseppe Cocco |
| Organizzazione | Giuseppe Cocco |
| Sito | - |
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