In questa puntata di SB OnAir, si parla principalmente di Alda Merini che fu una grande poetessa italiana. All’inizio del podcast c’è stata una sua frase che mi ha colpito molto: “la vita è stata bella perché l’ho pagata cara”, secondo me questa frase è molto vera. In questa frase secondo me lei riflette su tutte le cose che ha passato nella sua vita anche per esempio ciò che riguarda la sua malattia mentale che l’ha portata a essere rinchiusa in un manicomio. Però, nonostante le avversità della vita lei è riuscita comunque ad apprezzarla. Infine, ciò che lei dice indica che anche nelle situazioni più difficili, c’è spazio per trovare valore e felicità, nonostante il costo elevato che può comportare. Ciò che dice lei mi fa ricordare in particolare il periodo della pandemia dove sembrava non esserci la luce in fondo al tunnel ma che comunque ha avuto dei riscontri anche positivi perché abbiamo avuto un infinità di tempo per riflettere su di noi e su tutti i valori che avevamo. Alla fine ognuno di noi, in un modo o nell’altro ha trovato qualcosa a cui aggrapparsi per ritrovare la luce che avevamo in parte perso in quel periodo triste e pesante.

Nel podcast "minuetti & farfalle" mi ha affascinato molto l'apparizione della figura iconica di Alda Merini, che con la sua poesia intensa e carica di emozione ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana del Novecento. La sua vita tumultuosa ha influenzato profondamente il suo lavoro, rendendolo un'eloquente testimonianza della fragilità umana e della ricerca di significato nell'esistenza. Merini incarnava una sorta di farfalla spirituale, attraversando le tenebre della depressione per emergere con la bellezza e la forza della sua poesia. Nel contesto attuale del Covid-19, la figura di Merini assume una rilevanza ancora maggiore. Come la farfalla, che attraversa la metamorfosi per rinascere in una nuova forma, la società sta affrontando una trasformazione profonda a causa della pandemia. Il virus ha portato dolore, isolamento e incertezza, ma ha anche evidenziato la resilienza e la solidarietà umana. In questo scenario, le parole di Merini risuonano come un richiamo alla speranza e alla capacità dell'essere umano di superare le avversità. Trovo che il recente romanzo "Fabbricante di lacrime" di Erin Doom aggiunga ulteriori sfumature sulla discussione. Questo libro in effetti, con la sua narrativa che mescola realtà e fantasia, riflette la complessità dell'esperienza umana e la capacità di trasformare il dolore in bellezza. Analogamente, Alda Merini ha trasformato il suo dolore personale in poesia, offrendo un'esperienza catartica ai lettori. Entrambi i lavori ci invitano a guardare oltre le difficoltà della vita e a trovare significato anche nelle situazioni più buie. In definitiva, la figura di Alda Merini ci insegna che anche nell'oscurità più profonda può risplendere la luce della creatività e della speranza. Il suo esempio ci incoraggia ad abbracciare la nostra vulnerabilità e a trovare il coraggio di trasformare il dolore in arte, come la farfalla che emerge dal bozzolo trasformata e rinata.

Il podcast che ho ascoltato è stato molto coinvolgente. La storia della poetessa Alda Merini, che non conoscevo, mi ha particolarmente colpito, soprattutto la sua forza nel superare le avversità attraverso la poesia. Ho trovato molto toccante anche il tema della pandemia che abbiamo attraversato tutti e come abbiamo l'opportunità di trarre insegnamento da essa, e di quanto era importante trasformare quel momento estremamente difficile in qualcosa di positivo e il fatto che come dice Alda Merini la vita va vissuta anche nei momenti brutti. Come ha detto in una frase che mi è rimasta impressa: “Usiamo questa nostra immaginazione come un tappeto volante per planare leggeri sulla pesante realtà”.

La vita è fatta di alti e bassi e ora potrebbe sembrare che siamo nel più basso, perchè è una situazione molto difficile quella che stiamo vivendo ora, ma come appunto dice Alda Merini prima o poi tutto questo finirà, ma nel mentre dobbiamo goderci a pieno questi momenti, stare a casa non significa per forza essere in prigione. La poetessa Merini ha trovato il suo sfogo nella poesia, io l'ho trovato nella musica. Tutti noi possiamo trovare qualcosa che ci possa far uscire da questi brutti momenti. Bisogna essere positivi perchè sono proprio questi momenti difficili che ci fanno riflettere e ci rendono più forti.