Lotte rurali ad Agadir

15 gen 2022 · 9 min. 1 sec.
Lotte rurali ad Agadir
Descrizione

Emblematico di certa cultura predatoria è il caso del landgrabbing operato dal Gruppo Tazi (una delle famiglie miliardarie dell'oligarchia marocchina) in associazione con un gruppo francese con base in rue...

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Emblematico di certa cultura predatoria è il caso del landgrabbing operato dal Gruppo Tazi (una delle famiglie miliardarie dell'oligarchia marocchina) in associazione con un gruppo francese con base in rue de Turin a Perpignan. Attraverso la consociata Maraissa et Disma ha impiantato uno stabilimento agricolo enorme ad Agadir, dove sfrutta i lavoratori sottopagati e costretti a lavorare in condizioni faticose ed esposti ai pesticidi prodotti dalla stessa multinazionale attraverso BioBest Maroc e Azura Aquaculture.
Dal settembre 2020 la mobilitazione dei lavoratori ha tentato di migliorare le condizioni, ma la repressione è stata determinata. Nel dicembre scorso le lotte dei lavoratori di Azura sono entrate in una fase di maggior scontro dopo l'espulsione di uno dei delegati dei lavoratori, a cui è seguito un sit-in davanti al Villaggio 9 a partire dall'8 dicembre 2021, soprattutto dopo che la Compagnia di Azura ha rifiutato di partecipare alle sessioni di riconciliazione dell'Ispettorato del lavoro tre volte di seguito.
La mobilitazione delle maestranze (in maggioranza donne) ha ottenuto il rilievo che meritava solo dopo la morte di una bracciante – Sabah Dinar, madre di 4 figli – durante un sit-in il 2 gennaio.
Di questo ci ha parlato Fabrizio Garbarino (@FGarbarino), dell'Associazione rurale italiana, chiedendo anche attraverso la Via Campesina il rispetto dei diritti sindacali. Il suo intervento è particolarmente interessante anche perché rimarca l'aspetto internazionalista conseguente alla concorrenza sleale implicita nello sfruttamento e nell'uso di pesticidi, soprattutto per le aziende francesi e britanniche, nei cui supermercati arrivano i prodotti di Azura.
Il giorno successivo alla nostra chiacchierata è giunta notizia di una prima apertura che i lavoratori hanno potuto rivendicare come una prima vittoria.
Ciò è avvenuto dopo una serie di incontri preliminari per affrontare il conflitto, l'ultimo dei quali è stata la riunione del Comitato regionale per la ricerca e la riconciliazione del 12 gennaio 2022, durata cinque ore di trattative.
La trattativa è sfociata in una serie di accordi che prevedono l'indennizzo del lavoratore licenziato arbitrariamente dopo aver accettato il valore pattuito ai sensi del Codice del lavoro, oltre al ripristino del posto di lavoro degli scioperanti e al risarcimento dei danni subiti.
Inoltre, l'incontro si è concluso con la ripresa del dialogo con l'ufficio sindacale a livello di Villaggio 9, e l'attenzione e la cura per l'aspetto sociale dei figli della lavoratrice morta.
https://www.assorurale.it/2022/01/11/solidarieta-con-i-lavoratori-in-marocco-dopo-la-morte-di-un-lavoratore-durante-un-sit-in-contro-azura/?fbclid=IwAR0jj7j5PXJrpprq7auEsYfgx2TUHBrRAH8axN19x2b0hKlOTzAwaOPrDh4
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Autore OGzero - Orizzonti geopolitici
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