Leucemia linfatica cronica, con venetoclax più anti-CD20 in prima linea beneficio persiste nel tempo

30 dic 2020 · 10 min. 47 sec.
Leucemia linfatica cronica, con venetoclax più anti-CD20 in prima linea beneficio persiste nel tempo
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Al congresso americano ematologia, l’ASH, sono state presentate novità interessanti per la terapia di prima linea della leucemia linfatica cronica. Tra questi, vi sono i risultati aggiornati dello studio di...

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Al congresso americano ematologia, l’ASH, sono state presentate novità interessanti per la terapia di prima linea della leucemia linfatica cronica. Tra questi, vi sono i risultati aggiornati dello studio di fase 3 CLL14, che confermano come un trattamento di durata fissa ‘chemo-free’ con l’inibitore della proteina anti-apoptotica Bcl-2 venetoclax e dell’anticorpo anti-CD20 obinutuzumab migliori la sopravvivenza e consenta di ottenere più remissioni profonde rispetto alla chemioimmunoterapia con clorambucile e obinutuzumab, mantenendo il suo beneficio anche a lungo termine, dopo 3 anni dalla fine del trattamento. Ne parliamo in quest’intervista con un esperto di leucemia linfatica cronica, il Dottor Stefano Molica, Coordinatore Scientifico del Dipartimento Oncoematologico dell'AO Pugliese Ciaccio di Catanzaro.
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Autore PharmaStar
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