Lettera #61.1 Freno a mano tirato per il Giappone. Perché il Paese fa fatica a crescere?

18 gen 2023 · 6 min. 43 sec.
Lettera #61.1 Freno a mano tirato per il Giappone. Perché il Paese fa fatica a crescere?
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Negli Stati Uniti è iniziata la stagione delle pubblicazioni aziendali trimestrali. Il rischio che la recessione possa essere più forte del previsto è paventato da alcuni economisti, mentre il numero...

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Negli Stati Uniti è iniziata la stagione delle pubblicazioni aziendali trimestrali. Il rischio che la recessione possa essere più forte del previsto è paventato da alcuni economisti, mentre il numero 1 del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva ha invitato Pechino a continuare sulla strada della riapertura, affermando che il ritorno alla normalità nell'economia cinese sarà il fattore più importante per una ripresa della crescita globale quest'anno.

Intanto, le azioni europee non avevano mai iniziato un nuovo anno così bene e come non accade solitamente a 6 mesi l’azionario europeo batte quello Usa.

Se c’è un mercato che, però, da inizio anno non si schioda dai minimi e anzi flirta con essi, minacciando di romperli, è quello azionario giapponese. Un bel rompicapo questo mercato e che dimostra che investire non è questione solo di “fondamentali”, poiché se si prendono le valutazioni del listino del Sol Levante (13,8 volte gli utili) queste sono mediamente la metà della serie storica osservata, ovvero a partire dal 1982.

Negli ultimi 16 anni il mercato azionario giapponese è cresciuto meno della metà rispetto all’indice azionario mondiale e anche il 2022 si è chiuso in modo molto negativo complice anche l’andamento dello yen.

Negli ultimi 20 anni, insieme al mercato azionario italiano, è stato (se uno avesse replicato gli indici principali) fra i peggiori posti dove investire fra i Paesi Sviluppati.

Se fino all’inizio degli anni ’90 l’immagine del Giappone era quella di un Paese destinato a diventare una superpotenza mondiale capace perfino di insidiare lo scettro degli Stati Uniti, oggi l’idea prevalente è quella di un Paese che lotta con il declino demografico e detiene uno dei più alti debiti pubblici al mondo rispetto al PIL (il 270% circa contro “solo” il 147% italiano).
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Autore SoldiExpert SCF
Organizzazione SoldiExpert SCF
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