Lettera #61.1 Freno a mano tirato per il Giappone. Perché il Paese fa fatica a crescere?
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Negli Stati Uniti è iniziata la stagione delle pubblicazioni aziendali trimestrali. Il rischio che la recessione possa essere più forte del previsto è paventato da alcuni economisti, mentre il numero...
mostra di piùIntanto, le azioni europee non avevano mai iniziato un nuovo anno così bene e come non accade solitamente a 6 mesi l’azionario europeo batte quello Usa.
Se c’è un mercato che, però, da inizio anno non si schioda dai minimi e anzi flirta con essi, minacciando di romperli, è quello azionario giapponese. Un bel rompicapo questo mercato e che dimostra che investire non è questione solo di “fondamentali”, poiché se si prendono le valutazioni del listino del Sol Levante (13,8 volte gli utili) queste sono mediamente la metà della serie storica osservata, ovvero a partire dal 1982.
Negli ultimi 16 anni il mercato azionario giapponese è cresciuto meno della metà rispetto all’indice azionario mondiale e anche il 2022 si è chiuso in modo molto negativo complice anche l’andamento dello yen.
Negli ultimi 20 anni, insieme al mercato azionario italiano, è stato (se uno avesse replicato gli indici principali) fra i peggiori posti dove investire fra i Paesi Sviluppati.
Se fino all’inizio degli anni ’90 l’immagine del Giappone era quella di un Paese destinato a diventare una superpotenza mondiale capace perfino di insidiare lo scettro degli Stati Uniti, oggi l’idea prevalente è quella di un Paese che lotta con il declino demografico e detiene uno dei più alti debiti pubblici al mondo rispetto al PIL (il 270% circa contro “solo” il 147% italiano).
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Autore | SoldiExpert SCF |
Organizzazione | SoldiExpert SCF |
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