La tumulazione del Milite Ignoto
4 nov 2021 ·
17 min. 7 sec.
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Descrizione
Il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Dopo la Prima Guerra mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i...
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Il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Dopo la Prima Guerra mondiale, le Nazioni che vi avevano partecipato vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo Combattente, caduto armi in pugno. In Italia l’allora Ministero della Guerra dette incarico ad un’apposita commissione di esplorare tutti i luoghi nei quali si era combattuto e di scegliere una salma ignota e non identificabile per ognuna delle zone del fronte: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele, tratto da Castagnevizza al mare. Undici salme, una sola delle quali sarebbe stata tumulata a Roma al Vittoriano, furono trasportate nella Basilica di Aquileia. Qui venne operata la scelta tra undici bare identiche. A guidare la sorte fu chiamata Maria Bergamas, il cui figlio Antonio – disertore dell’esercito austriaco e volontario nelle fila italiane – era caduto in combattimento senza che il suo corpo potesse essere identificato. Il Feretro prescelto fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta, ricevendo gli onori delle folle presso le diverse stazioni toccate e lungo gran parte del tracciato. Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei Caduti, con il Re in testa, e le Bandiere di tutti i reggimenti attesero l’arrivo del convoglio nella Capitale e mossero incontro al Milite Ignoto per rendergli solenne omaggio. Il Feretro fu poi scortato da un gruppo di dodici decorati di Medaglia d’Oro fino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, al cui interno rimase esposto al pubblico. L’epilogo avvenne il 4 novembre 1921 con una solenne cerimonia. Più di trecentomila persone accorsero per quel giorno a Roma da ogni parte d’Italia e più di un milione di italiani fece massa sulle strade della Capitale.
La cerimonia di tumulazione del milite ignoto del 4 novembre 1921 e il contesto politico e sociale. Le cerimonie di commemorazione della Prima guerra mondiale in Europa e le peculiarità del caso italiano. La memoria della Prima guerra mondiale a cento anni di distanza e i suoi limiti.
Sono queste le tematiche della conversazione con Roberto Bianchi, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze. È autore di studi su Grande guerra, fascismo, movimenti sociali e politici, storia dell’associazionismo e della massoneria, rappresentazioni del passato nei fumetti, relazioni tra Italia e Francia. Fa parte della direzione di Passato e presente ed è vicepresidente dell’Isrt. Tra le sue ultime opere si segnala 1919. Piazza, mobilitazioni, potere (2019).
A cura dello storico Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.
https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti
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La cerimonia di tumulazione del milite ignoto del 4 novembre 1921 e il contesto politico e sociale. Le cerimonie di commemorazione della Prima guerra mondiale in Europa e le peculiarità del caso italiano. La memoria della Prima guerra mondiale a cento anni di distanza e i suoi limiti.
Sono queste le tematiche della conversazione con Roberto Bianchi, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze. È autore di studi su Grande guerra, fascismo, movimenti sociali e politici, storia dell’associazionismo e della massoneria, rappresentazioni del passato nei fumetti, relazioni tra Italia e Francia. Fa parte della direzione di Passato e presente ed è vicepresidente dell’Isrt. Tra le sue ultime opere si segnala 1919. Piazza, mobilitazioni, potere (2019).
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