La puntata si apre con Anna che ci racconta di un recente studio di neuroscienze pubblicato su Nature (
articolo,
press release). I ricercatori hanno scoperto che nei topi, fino a quattro giorni dopo la formazione di una nuova memoria negativa era possibile misurare in alcuni neuroni dell’ippocampo, una struttura situata nel centro del cervello che gioca un ruolo essenziale nella creazione di nuovi ricordi, la presenza di proteine e altre caratteristiche legate alla rottura e riparazione del DNA. I risultati dello studio aprono la possibilità che per formare memorie possa essere coinvolta non solo una modificazione dell’espressione dei geni, ma una modifica strutturale dei geni stessi. Sono risultati preliminari e questa resta per ora solo un’ipotesi, che però ha potenzialità affascinanti.Nell’esterna Marco & Marco ci aggiorneranno riguardo alle ultime notizie spaziali parlando di tempeste spaziali come quella che ha regalato l'aurora anche alle nostre latitudini e sonde "resilienti", nello specifico la Voyager rediviva che ha superato i confini del sistema solare.Rientrati in studio Giuliano ci regala momenti indimenticabili leggendo (si spera per l’ultima volta) barze generate da intelligenza artificiale. Spoiler: sono brutte, ma non sono barze. Esperimento fallito. Vi preghiamo di mandarci nuove idee a
info@scientificast.it per carità alle orecchie di tutti.Nella seconda metà della puntata biologia marina e neuroscienze si incontrano. Giuliano stupirà tutti parlando di uno studio che descrive il sonno delle seppie (
articolo qui,
video di una seppia che dorme qui), le quali sembra mostrino periodi di sonno REM e non REM. Inoltre, mostrano comportamenti che ci fanno pensare che stiano sognando, possibilmente in modo simile a quello degli umani. Scopriamo anche che alcuni pesci dormono in una bolla di muco e che le seppie maschi sono capaci di travestirsi da femmine cambiando colore per accoppiarsi al posto dei maschi più grossi (
video qui).
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