La magia nella quotidianità
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Descrizione
Questo è l’ennesimo video inutile di uno che si vuole confessare davanti alla telecamera, che poi nel mio caso è la webcam. Quest’estate durante il periodo del podcast chiamato We...
mostra di piùQuest’estate durante il periodo del podcast chiamato We are the Net! Flower Power ho già provato questa modalità anche se in solo formato audio. Il video mi serve per cercare di diventare un po’ più virale.
Perché posso essere romantico quanto vuoi, ma so benissimo come funzionano le piattaforme sociali e il video ha un peso ben più prominente rispetto all’audio. L’audio per me rimane il mezzo più intimo e sincero che mi ha aiutato a farmi conoscere.
Faccio ancora fatica ad entrare in circuiti caciaroni tipo Twitch, TikTok o le tendenze dei Reels di Instagram. È un mondo che ben conosco, ma poco mi appartiene.
È proprio per questo però che lo reputo importante. In questi tempi di segregazioni ad orologeria, di mutamenti geopolitici, di ricatti di stato, di gente che è andata a dormire socialista e si è risvegliata fascista, capire cosa ci succede intorno e quali sono le chiavi che muovono il nuovo distopico mondo è quasi sopravvivenza.
La conoscenza ci da un vantaggio per capire dove puntare o guardare. È un po’ come conoscere un mercato e investire di conseguenza.
Qui non si tratta più di arrivare primo, ma di trovare una soluzione.
Perché se ti lasci trasportare dal flusso delle notizie, che ormai arrivano da tutte le parti non ne esci più. Si dice tutto e il contrario di tutto.
Signora mia qui è tutto un clickbait, letteralmente “fare click sull’esca”. Entra nel mio gruppo, collegati al canali, segui la mia pagina, abbonati al patreon, alle top news, fai un abbonamento super master delux anche in formato famiglia dove possiamo farti vedere come vive realmente Tizio, Caio o Sempronio.
Dobbiamo concederci leggerezza, magari stare lontano da piattaforme dannose o meglio gruppi, pagine o canali dannosi.
Di per sé le piattaforme non sono dannose per come sono costituite, ma diventano dannose se usate male. Poi certo abbiamo il caso del social blu dove è una balla che ci sia libertà soprattutto quando scopri che le cose che vengono bloccate sono state decise “per opinione”.
Quindi basta l’opinione di una persona certificata per bloccare l’opinione di una persona non certificata…
Cerchiamo altre strade, ma in primis cerchiamo di stare bene.
Tutte le tecniche spirituali, a parer mio, puntano a trovare una centratura. Servono forse riti, ma bisogna essere Mago Merlino per creare dei riti, basta che fai delle cose che ti fanno stare bene e se non ti permettono di farlo e non hai la forza di fare disobbedienza civile, ricerca quella cosa e riportala nella tua vita, magari non al cento per cento, ma trova il modo di portarla avanti.
Creati una rete di persone fidate, non mi stancherò mai di dirlo “La rete salva”, non essere solo. Non devi essere solo, a meno che non sia il tuo fine e allora lo rispetto.
Cerca immagini che ti facciano stare bene, ci sono Google Immagini, Instagram, Pinterest o ti ricordi i libri?
Viaggia con la mente, crea pensieri positivi che a loro volta creeranno la realtà.
Vuoi sapere il mio pensiero bizzarro? Questa distopia arriva da anni di menefreghismo, di cultura della morte altrui come unico modo per avanzare. Dell’idolatria degli oggetti, dei soldi non visti come energia, ma come materia, come passaporti verso la felicità.
Creiamo una nuova realtà, o almeno creala per te.
Sii esempio, rapportati solo con la tua coscienza, esci dalla comfort zone, balla, canta, esci, gioca, creati degli schemi diversi da quelli di chi ti circonda.
Riattiva la creatività, guarda la realtà con gli occhi di un bardo o di un giullare.
Insomma con tutti questi rituali crea una materia nuova.
La vita come un ammasso di creta da plasmare, questa è magia che gli altri non capiranno mai.
Quelli che io chiamo i bot che stanno su questo videogioco un po’ come le tartarughe di Mario Bros.
A pensarci solo Mario aveva l’anima perché gli altri facevano sempre gli stessi movimenti e percorsi, mentre lui eravamo noi e noi eravamo lui.
Che illusione che diventa materia. Una magia anche quella.
Qualcuno potrebbe dire che la magia non esiste, ma questa allora cos’è?
Riprendiamoci la vita, studiando questa distopia, ma ricavandoci sempre di più spazio per i nostri riti, le nostre passioni. Torniamo a sorridere, a non vedere gli altri come ostacolo, ma opportunità. Diamo chances, crediamo e produciamo una nuova vita in linea con la nostra visione del mondo.
Almeno questa è la mia visione
Informazioni
Autore | Fabio Mattis |
Organizzazione | Fabio Mattis |
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