L'ordine è già stato eseguito - Alessandro Portelli racconta Via Rasella e le Fosse Ardeatine
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Descrizione
Venerdì 21 aprile duecento persone hanno affollato Piazza degli Euganei, al centro del quartiere Tufello a Roma. C’è chi è stato in piedi ad ascoltare, chi si è portato la...
mostra di piùC’è chi è stato in piedi ad ascoltare, chi si è portato la sedia da casa perché certo non bastavano per tutti. Siamo tutte e tutti qua per ascoltare la lezione di Alessandro Portelli sulle Fosse Ardeatine e via Rasella. Una lezione pubblica di storia organizzata dall’assessore alla Cultura del III Municipio Luca Blasi e dal progetto di partecipazione civica “LARGO”, assieme proprio a Sveja.
Oggi per il nostro “Fuoriporta” vi proponiamo la registrazione della lezione tenuta da Sandro Portelli. Un viaggio dentro la memoria di un evento infinite volte al centro dei tentativi revisionisti della destra di delegittimare la Resistenza, ultimo in ordine di tempo quello del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Diciamo memoria perché “memoria” è diverso da “storia”, e Sandro Portelli fa storia orale, che è quello spazio della ricerca storica dove riconosciamo come la Storia sia fatta da tante storie individuali e collettive che si intrecciano, ma che soprattutto ci fa capire come la storia e il suo uso pubblico è tutt’altro che un fatto fissato in modo imperituro nel tempo ma che cambia con la società, i rapporti di forza tra classi e visioni del mondo contrapposte.
Sandro Portelli racconta la storia usando il prisma di racconti all’apparenza minuti, ma che finiscono per illuminare il quadro complessivo. Ricorda le parole e i racconti di quei partigiani poco più che ventenni che diedero vita a via Rasella a una battaglia contro l’occupante tedesco. Uomini e donne che combatterono una guerra che non avevano scelto, che ritennero la violenza una tragica necessità che assunsero con un compito grave e traumatico per le loro vite e biografie.
“Io non ho mai sentito qualcuno dei Gap vantarsi di via Rasella”, spiega Portelli mostrando il rapporto con la guerra e la scelta di imbracciare le armi di questi partigiani. Una scelta quella della Resistenza che lo storico presenta al termine della sua lezione come un fondamento di cittadinanza democratica: “Certo, anche i partigiani in guerra accadde che non fecero cose belle. Ma nessuno di loro disse mai ‘ho eseguito soltanto gli ordini’. La guerra partigiana è stata una scelta, prima di tutto una libera scelta”.
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Autore | Sveja |
Organizzazione | Sveja Podcast |
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