L'antico bosco in Abruzzo

15 apr 2020 · 3 min. 9 sec.
L'antico bosco in Abruzzo
Descrizione

Cari bambini oggi siamo nei Boschi Vetusti in Abruzzo! I boschi e le foreste vetuste si trovano nel Parco Nazionale d’Abruzzo! La parola vetusta vuol dire antico, appartenete a tempi...

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Cari bambini oggi siamo nei Boschi Vetusti in Abruzzo!
I boschi e le foreste vetuste si trovano nel Parco Nazionale d’Abruzzo!
La parola vetusta vuol dire antico, appartenete a tempi passati!
In questi luoghi vi è poca presenza dell’uomo, le piante sono tante ed hanno tutte età diverse, ci sono tantissimi alberi vecchi talmente vecchi che hanno una parte legnosa morta nodosa e voluminosa!
E’ una vecchia foresta!
La foresta vetusta è strana, tutto in lei è molto più vivo, quando cala la notte è come se gli alberi parlassero tra loro passandosi messaggi!
Lo vedi quell’albero che sembra il cono di un gelato? E’ un faggio, più cresce più la chiama diventa grande con tanti rami che si intrecciano!
Il tronco è lungo e liscio talmente liscio che a volte luccica, le foglie sono ovali e ondulate di un colore verde scuro ma alcune volte diventano rosse!

Poi ci sono tanti animali diversi tra loro tra cui il camoscio, l’orso e…
Lo senti? E’ il famoso canis lupus itálicus! Il lupo dell’Appennino! E’ lungo un metro e mezzo e pesa fino a 40 kg! Vive fino a 10 anni ed è un grande predatore, mangia cinghiali, caprioli e cervi ma quando non caccia altri animali mangia le bacche e la frutta selvatica!

Ora vi racconto una favola che ha come protagonista un Lupo dell’Abruzzo.
Il Lupo Pastore di Jean de la Fountaine.
Un lupo che da mesi non riusciva a catturare nemmeno una pecora del gregge vicino, pensò di cambiare il suo piano e si travestì. E quale abito più adatto se non quello di un pastore per ingannare le ingenue pecorelle? Si infilò un mantello, prese un bastone e per non lasciare nulla al caso si mise a tracolla una zampogna.
Così conciato sembrava proprio il pastore proprietario del gregge che dormiva con vicino i cani e le pecore.
Il Lupo furbastro si avvicinava controvento: il suo piano era quello di spingere verso una grotta le pecore per poi divorarle in tutta tranquillità, ma il meschinello, volendo unire la voce al gesto fece improvvisamente precipitare la situazione: dalla sua bocca uscì un brutto ululato che atterrì perfino i sassi. Si svegliarono le pecore, i cani e in ultimo il pastore; il Lupo imbrogliato dai panni non suoi non si poté neppure difendere dalle ire del pastore furibondo.
Non c’è furbo che sia sempre e in ogni frangente all’altezza della sua fama: chi é Lupo faccia il Lupo, in fondo è ancora la cosa più sicura.

L’ululato del lupo serve per richiamare gli altri membri del branco! Sarà meglio che torniamo a casa!
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Autore Luca Master Aquilanti
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