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It's ok not to be ok_seconda parte

26 nov 2024 · 21 min. 30 sec.
It's ok not to be ok_seconda parte
Descrizione

In questo episodio vi racconto il drama coreano del 2020: It’s ok not to be ok, una fiaba talvolta gotica, talvolta dolceamara, che ci dimostra come spesso i veri mostri...

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In questo episodio vi racconto il drama coreano del 2020: It’s ok not to be ok, una fiaba talvolta gotica, talvolta dolceamara, che ci dimostra come spesso i veri mostri vadano cercati tra le persone ritenute normali. Prima di passare ai tre motivi per cui guardare questo drama, voglio specificare due aspetti: innanzitutto, sono consapevole che l’immagine della malattia mentale e degli ospedali psichiatrici rappresenta in questa serie sia idealizzata ed edulcorata ma si tratta pur sempre di un prodotto di intrattenimento quindi, ho accettato questo aspetto senza troppe aspettative. Seconda precisazione, strettamente collegata alla precedente: quando parlo, in questo episodio, di stati emotivi di sofferenza non mi riferisco a disturbi psichiatrici tali da comportare pericolo per se stessi o per gli altri. Mi riferisco sempre non a patologie vere e proprie ma a momenti di sofferenza emotiva che ci troviamo a dover affrontare in certe fasi della nostra vita, magari a causa di un lutto, della perdita del lavoro, di una separazione dolorosa o semplicemente di un periodo di crisi personale.

Guida (indispensabile!) per districarsi tra i personaggi: 
Ko Moon-Young: Lei
Moon Kang-Tae: Lui
Moon Sang-Tae: il fratello di lui
Sig.ra Park: capoinfermiera / madre di Lei
Dottor Oh: direttore dell’Ospedale Psichiatrico OK  

Tre motivi per guardare It’s ok not to be ok (titolo in inglese: Psycho but it’s okay)
  1. Affermare che va bene anche se non stai bene è il primo passo per accettare le cose. Questo non significa arrendersi e subire passivamente ma, al contrario, serve come punto di partenza per il cambiamento. È solo a partire da questa consapevolezza che si può iniziare un percorso di guarigione.  
  2. Il personaggio di Ko Moon-Young, spesso eccessivo e decisamente sopra le righe, è la cosa più liberatoria di tutta la serie: a quante di noi piacerebbe essere lei quando difende la ragazza dal compagno violento, o quando maltratta il giornalista che l’ha appena molestata? Io l’ho adorata! 
  3. Ogni episodio ruota attorno ad una fiaba che spesso si rivela priva di un lieto fine, esattamente come accadeva con le fiabe delle origini, in cui la crudeltà la faceva da padrona perché serviva come monito, insegnamento, morale. Tutte le fiabe di questo drama suggeriscono che qualche volta basta cambiare il modo in cui guardiamo agli eventi per comprenderne il vero significato.
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Informazioni
Autore Debora Poletti
Organizzazione Debora Poletti
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