Isola di Rosalinda Conti
2 mag 2021 ·
16 min. 42 sec.
![Isola di Rosalinda Conti](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/00bac639c30d0004721b28334833b5bd.jpg)
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Descrizione
Mi sono chiesta se, in un periodo storico in cui ci siamo confrontati con diverse e nuove -e spesso dolorose- forme di isolamento, la parola Isola fosse appropriata per incarnare...
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Mi sono chiesta se, in un periodo storico in cui ci siamo confrontati con diverse e nuove -e spesso dolorose- forme di isolamento, la parola Isola fosse appropriata per incarnare un talismano da portare nel mondo che da qualche parte ci aspetta. Non sono riuscita a rispondermi, ma mi sono ricordata del senso di vuoto che mi ha assalito un pomeriggio di tanti anni fa, mentre dall’isola ripartivano i villeggianti e l’estate finiva.
Mi sono ricordata di come, dopo qualche giorno, dal vuoto sono riemerse cose impercettibili da osservare a meno che non si faccia un po’ di silenzio. Allora mi sono detta che da quel vuoto, in qualche modo, anche se non so ancora come si fa, io avrei volentieri dato inizio a qualcosa.
In un'isola non meglio identificata e minuscola, gremita di gente in estate e quasi deserta per il resto dell'anno, la festa più importante dell'anno - la festa della patrona - coincide con l'ultimo giorno dell'estate (giorno più, giorno meno, a seconda degli anni). Alla vigilia dell'equinozio, la vita e il vociare dei tre mesi estivi raggiungono un apice luminoso e abbacinante.
Il giorno dopo, l'isola si svuota. Tutti insieme cessano i rumori, molte meno persone da salutare per strada. Qualcosa emerge, mi sembra, dal vuoto.
Voce di Anna Manella
Lingua: italiano
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Mi sono ricordata di come, dopo qualche giorno, dal vuoto sono riemerse cose impercettibili da osservare a meno che non si faccia un po’ di silenzio. Allora mi sono detta che da quel vuoto, in qualche modo, anche se non so ancora come si fa, io avrei volentieri dato inizio a qualcosa.
In un'isola non meglio identificata e minuscola, gremita di gente in estate e quasi deserta per il resto dell'anno, la festa più importante dell'anno - la festa della patrona - coincide con l'ultimo giorno dell'estate (giorno più, giorno meno, a seconda degli anni). Alla vigilia dell'equinozio, la vita e il vociare dei tre mesi estivi raggiungono un apice luminoso e abbacinante.
Il giorno dopo, l'isola si svuota. Tutti insieme cessano i rumori, molte meno persone da salutare per strada. Qualcosa emerge, mi sembra, dal vuoto.
Voce di Anna Manella
Lingua: italiano
Informazioni
Autore | Piccolo Teatro di Milano |
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