INCIPIT - Il giorno della civetta, di Leonardo Sciascia (1961)
19 dic 2023 ·
7 min. 28 sec.
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INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della...
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INCIPIT, la rubrica podcast di Direzione Itaca, vuole mettere in evidenza proprio l’inizio del libro che è, forse, l’elemento narrativo più importante per farci apprezzare subito la cifra stilistica della scrittura dell’autore.
“Il giorno della civetta” è probabilmente il romanzo più famoso di Leonardo Sciascia, scrittore tra i più importanti della seconda metà del Novecento, molto attento alle vicende della sua Sicilia, della quale ne ha descritto le contraddizioni e le ambiguità. Dopo la pubblicazione del 1961, in una successiva edizione del 1972, Sciascia ha voluto ricordare come nel 1960, anno in cui fu scritta l'opera, l'esistenza della mafia fosse negata anche all’interno del governo italiano, malgrado documenti e ricerche che ne dimostravano presenza e attività. E dunque l’importanza del romanzo è nell’aver svelato a tutta l'Italia (molto prima delle rivelazioni di Buscetta) gli ingranaggi mafiosi con tutte le sue modalità operative fino ad allora negate dagli stessi organi politici e d'informazione, un problema, come scrisse Sciascia, considerato solamente «nella fantasia dei socialcomunisti». Una citazione dall’”Enrico VI” di Shakespeare: «come la civetta / quando di giorno compare» spiega il titolo del romanzo: Sciascia vuole ricordare che la mafia in origine agiva in segreto, come un animale notturno tipo la civetta, mentre il grande potere attualmente raggiunto le permette di agire alla luce del giorno: da qui il titolo “Il giorno della civetta”.
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“Il giorno della civetta” è probabilmente il romanzo più famoso di Leonardo Sciascia, scrittore tra i più importanti della seconda metà del Novecento, molto attento alle vicende della sua Sicilia, della quale ne ha descritto le contraddizioni e le ambiguità. Dopo la pubblicazione del 1961, in una successiva edizione del 1972, Sciascia ha voluto ricordare come nel 1960, anno in cui fu scritta l'opera, l'esistenza della mafia fosse negata anche all’interno del governo italiano, malgrado documenti e ricerche che ne dimostravano presenza e attività. E dunque l’importanza del romanzo è nell’aver svelato a tutta l'Italia (molto prima delle rivelazioni di Buscetta) gli ingranaggi mafiosi con tutte le sue modalità operative fino ad allora negate dagli stessi organi politici e d'informazione, un problema, come scrisse Sciascia, considerato solamente «nella fantasia dei socialcomunisti». Una citazione dall’”Enrico VI” di Shakespeare: «come la civetta / quando di giorno compare» spiega il titolo del romanzo: Sciascia vuole ricordare che la mafia in origine agiva in segreto, come un animale notturno tipo la civetta, mentre il grande potere attualmente raggiunto le permette di agire alla luce del giorno: da qui il titolo “Il giorno della civetta”.
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Autore | Direzione Itaca |
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