Il Re Nasone ed il Rospo

20 apr 2020 · 3 min. 6 sec.
Il Re Nasone ed il Rospo
Descrizione

Cari bambini oggi siamo in un antico regno, il Regno della Ficuzza in Sicilia. In questo feudo un Duca chiamato Ferdinando IV delle Due Sicilie, detto il “Re Nasone” veniva...

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Cari bambini oggi siamo in un antico regno, il Regno della Ficuzza in Sicilia.
In questo feudo un Duca chiamato Ferdinando IV delle Due Sicilie, detto il “Re Nasone” veniva a cacciare e si fece costruire anche un trono nella roccia per riposarsi durante la caccia!

Camminando in questo bosco si ha davvero la sensazione di essere capitati in un luogo incantato, regno di fate e folletti.
Qui non vivono gli Elfi ma i fatuzzi, gnometti gelosi che custodiscono tesori!

La vegetazione della foresta è mediterranea sempreverde e l’albero più famoso è il Leccio!
Il Leccio è chiamato anche Elce, ha un fusto un pò storto ed un gran cespuglio di rami su cui crescono le foglie verdi. I frutti di questo albero sono le ghiande.

Questo bosco è molto piovoso ed in Autunno l’umidità fa crescere tanti funghi!

Dei grandi mammiferi dell’antica riserva di caccia del Re Nasone resta invece ben poco ma se siamo fortunati possiamo incontrare daini, cinghiali, volpi, lepri, conigli e gatti selvatici, martore, donnole, istrici e ricci!
Gli alberi sono la casa degli uccelli come la cinciarella, la cinciallegra, l’upupa, la ghiandaia, il rampichino ed il picchio rosso maggiore! E poi ci sono i rapaci: l’aquila reale, il falco pellegrino, il capovaccaio, il nibbio ed il nibbio reale!
Tra gorghi e laghetti si trovano invece diverse specie di testuggine e rospi.
Il rospo bufo bufo è l’anfibio più grande d’Europa, 20 cm! Di colore marrone che può tendere al rossiccio, ha delle pupille orizzontali, si vede prevalentemente di notte e torna sempre nella stessa pozza per riprodursi! Mangia qualsiasi cosa che riesce e mettere in bocca ma ha paura dei serpenti e dei ricci che sono i suoi acerrimi nemici!

Ora vi racconto una favola di Jean de La Fontaine che ha come protagonista un rospo bufo bufo che viveva in questo parco.
Il Rospo Bufo Bufo ed il Bue.
Un piccolo Rospo Bufo Bufo vide sulla riva del suo stagno limaccioso, un grosso Bue e, tanto si stupì della sua prestanza fisica che desiderò intensamente diventare come lui. Cominciò così a gonfiarsi a più non posso; infine soddisfatto si mostrò al Bue:
Guardami un pò - lo apostrofò con aria di sfida - son ben grosso?
Non è sufficiente vecchio mio ci vuole altro!-
Il Rospo Bufo Bufo invidioso, si gonfiò di più e poi, si gonfio ancora, ma la sua pelle fragile, ahimé, si lacero per lo sforzo ed il minuscolo Rospo Bufo Bufo si ritrovò ridotto come un sacco vuoto, senza vita, simile a quei tali intriganti, tutta apparenza e niente sostanza, che non contenti di quello che hanno, fanno il passo più lungo della gamba per eguagliare modelli inimitabili.
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Informazioni
Autore Luca Master Aquilanti
Organizzazione Luca Master Aquilanti
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