Il primo volo a idrogeno liquido con pilota a bordo è stato un successo - 18 settembre | Numero 114

18 set 2023 · 6 min. 2 sec.
Il primo volo a idrogeno liquido con pilota a bordo è stato un successo - 18 settembre | Numero 114
Descrizione

È arrivato sulle strade pubbliche svedesi il primo camion fotovoltaico ibrido targato Scania. Il mezzo nasce da un progetto sperimentale finalizzato a testare il contributo che i pannelli solari integrati...

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È arrivato sulle strade pubbliche svedesi il primo camion fotovoltaico ibrido targato Scania. Il mezzo nasce da un progetto sperimentale finalizzato a testare il contributo che i pannelli solari integrati possono fornire al trasporto merci pesante. Il veicolo, un ibrido plug-in da 560 cavalli, possiede un rimorchio lungo di 18 metri coperto per 100 metri quadrati di moduli fotovoltaici sottili, leggeri e flessibili, una combinazione di fotovoltaico thin film e unità in perovskite. I test in corso permetteranno di esaminare l’energia solare generata, l'incidenza sull'autonomia del camion e la riduzione di CO2 ottenibile.
https://www.rinnovabili.it/mobilita/veicoli-ecologici/camion-fotovoltaico-ibrido-scania/

Il primo volo a idrogeno liquido con pilota a bordo, mai effettuato al mondo, è stato un successo. Lo comunica il team di H2FLY, società che sta lavorando per portare sul mercato un avanzato propulsore elettrico a idrogeno per aerei. Lo strumento per raggiungere tale obiettivo si chiama HY4 ed è il velivolo prototipale a fuel cell che dal 2016 sta portando avanti la ricerca dell’azienda. Non è la prima volta che HY4 sfreccia tra i cieli ma i test effettuati dal gruppo nei giorni scorsi a Maribor, in Slovenia, hanno permesso al pilota di rimanere in aria per tre ore.
https://www.rinnovabili.it/mobilita/aeronautica-sostenibile/volo-idrogeno-liquido-con-pilota/

Ben 8.000m2 dedicati ai test delle batterie per mettere alla prova la tecnologia in ogni condizione di stress. E per migliorare i programmi dei sistemi di gestione. Con questo obiettivo è nato nel complesso industriale di Mirafiori il nuovo Battery Technology Center di Stellantis. Una struttura da 40mln di euro che consentirà alla holding di preparare la sua prossima generazione di veicoli elettrici. Il centro attraverso le sue 32 celle climatiche testerà il futuro dell'energy storage, indagando nuove composizioni chimiche e sviluppando prodotti di qualità da portare nella distribuzione di massa attraverso le sue gigafactory.
https://www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/stellantis-battery-technology-center/

L’eolico offshore di prossima generazione? Potrebbe essere anche quello progettato da TouchWind, startup olandese creatrice di un’innovativa turbina eolica galleggiante a singola pala. La macchina, battezzata con il nome di Mono, possiede un enorme rotore a singolo pezzo e secondo la società è in grado di gestire raffiche fino a 70 m/s e ridurre le perdite dovute all’effetto scia degli aerogeneratori disposti in serie.
https://www.rinnovabili.it/energia/eolico/turbina-eolica-galleggiante-singola-pala/

I monoblocchi ad incastro prodotti da un'impresa di costruzioni della Florida, funzionano come i famosi mattoncini LEGO. Ogni elemento viene stampato con precise forme e dimensioni a seconda del componente strutturale a cui saranno destinati, creando differenti set costruttivi per i tetti, per i pavimenti, per le pareti e per i rivestimenti. Grazie ad una miscela minerale rinforzata con fibre di vetro inoltre ogni monoblocco si fonde con quello adiacente creando un elemento monolitico con ottime proprietà antisismiche. Il prodotto sarà messo alla prova in una palazzina da 96 unità a Palm Springs.
https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/monoblocchi-ad-incastro-costruire-lego/

Entro il 2027 gli umani potranno vivere in pianta stabile nelle profondità oceaniche, esplorando e studiando la vita sottomarina con il minimo impatto ambientale e la massima efficienza energetica. E' il progetto Sentinel della società di ingegneria e ricerca DEEP, pronta a costruire moduli abitativi sottomarini scalabili, riutilizzabili e riciclabili, che ospiteranno ricercatori e laboratori per studiare la zona epipelagica, ovvero quell'area compresa entro i 200 metri di profondità. I primi habitat sottomarini Sentinel saranno costruiti al largo delle coste del Galles.
https://www.rinnovabili.it/greenbuilding/deep-sentinel-habitat-sottomarino-permanente-studiare-oceani/

Almeno 88 nidi sparsi su un’area grande 4,7 ettari vicino a Siracusa. Forse presenti già da anni. Arrivati da Stati Uniti e Cina forse con le navi cargo che attraccano nella rada di Augusta. Uno studio condotto anche da ricercatori di Parma e Catania certifica la prima, grande comparsa in Europa della formica di fuoco (Solenopsis invicta) o formica guerriera. Specie invasiva aliena, negli Stati Uniti causa 6 mld $ di danni ogni anno. È un pericolo per le formiche native, altri vertebrati e materiale elettrico. Già oggi il 7% dell’Europa e metà delle città del continente sono già adatte a ospitarla. Il climate change aumenterà molto il suo possibile areale di diffusione.
https://www.rinnovabili.it/ambiente/biodiversita/formica-di-fuoco-sicilia/

Aderire a un obiettivo globale per ridurre la produzione di plastica. O impegnarsi a mettere un tetto alla propria produzione nazionale di polimeri plastici. In pratica, lo stesso tipo di impegno che oggi vincola chi ha ratificato il Paris Agreement a contenere la temperatura globale sotto i 2°C tagliando le emissioni. Nella prima bozza dell’accordo globale sull’inquinamento da plastica sopravvivono anche le opzioni più “drastiche” che erano sul tavolo dei negoziati in questi mesi. Tutto questo nonostante le pressioni dei grandi paesi produttori, tra cui gli Stati Uniti, e quelle dell’industria delle fossili.
https://www.rinnovabili.it/ambiente/inquinamento/accordo-globale-sullinquinamento-da-plastica-prima-bozza/

Continua a rallentare la deforestazione in Amazzonia sotto la presidenza Lula. Ad agosto, le motoseghe hanno tagliato il 66% di foresta tropicale in meno rispetto allo stesso mese dell’anno passato, quando a guidare il paese era Bolsonaro. Lo riferisce l’INPE, l’Agenzia nazionale brasiliana per la ricerca spaziale che porta avanti il programma di monitoraggio satellitare del desmatamento ilegal. Con 563 km2, è il 3° dato più basso della serie storica per agosto. Nei primi 8 mesi dell’anno, il calo del disboscamento arriva al -48%: dimezzato rispetto all’ultimo anno di Bolsonaro, sotto la cui presidenza era invece schizzato alle stelle su valori mai visti da oltre 10 anni.
https://www.rinnovabili.it/ambiente/politiche-ambientali/deforestazione-amazzonia-agosto-66/
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Autore Rinnovabili Energie
Organizzazione Rinnovabili Energie
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