Il PNRR italiano in pillole, introduzione e struttura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

30 giu 2022 · 16 min. 22 sec.
Il PNRR italiano in pillole, introduzione e struttura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
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INTRODUZIONE AL PNRR L’Italia è un paese fragile per tanti indicatori: donne, giovani, sud, scarsa digitalizzazione, fragilità territoriale, burocrazia, giustizia solo per citarne alcuni dei più macroscopici. Senza riforme non...

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INTRODUZIONE AL PNRR
L’Italia è un paese fragile per tanti indicatori: donne, giovani, sud, scarsa digitalizzazione, fragilità territoriale, burocrazia, giustizia solo per citarne alcuni dei più macroscopici.
Senza riforme non vi è PNRR che tenga, l’italia è condannata alla marginalità, lo ha detto Marta Cartabia.
Il Next Generation EU è la risposta dell’unione europea alla crisi pandemica. Un piano di rilancio delle dimensioni inedite e che nella sua struttura prevede un abbinamento di investimenti e riforme.
Quindi i primi punti da tenere in considerazione sono che per accedere a tali fondi si devono rispettare i percorsi macro definiti dall’UE e che per l’uso di tali fondi sarà necessario fare un piano di riforme e innovazione del nostro continente senza precedenti.

Il PNRR si divide in sei Missioni:
- Digitalizzazione,
- Innovazione,
- Competitività,
- Cultura,
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile,
- Istruzione e ricerca,
- Inclusione e coesione,
- Salute.

Il piano inoltre si basa su 4 riforme di contesto che possono, esse stesse, essere motore dell’economia:
- Pubblica amministrazione: sburocratizzazione
- Giustizia: velocità
- Semplificazione della legislazione: rimozione degli ostacoli
- Promozione della concorrenza: non solo mercato ma vero strumento di equità sociale
La governance è mista sia centralizzata che periferica. È centralizzata in una struttura del ministero dell’economia che supervisiona l’attuazione del piano e tiene le relazioni con l’UE.
Ci saranno strutture di valutazione e controllo.
Le singole amministrazioni sono responsabili della gestione dei fondi e devono rendicontare il processo di spesa alla struttura centrale.
Saranno inoltre realizzate delle task force locali che aiuteranno gli amministratori locali nelle loro attività di semplificazione delle procedure e di spesa.
Si stima nel 2026, quando il piano finirà, una crescita del PIL ulteriore rispetto al tendenziale di 3,6 punti con una crescita dell’occupazione del 3%.

Missione e componenti del piano
Le componenti sono gli ambiti di aggregazione degli investimenti.
Ciascuna componente riflette riforme e priorità di investimento in un determinato settore o area di intervento.
Il Piano si articola in sedici Componenti, raggruppate in sei Missioni, in particolare ci occupiamo di:
- Missione 2 - Rivoluzione verde e transizione ecologica (4 componenti: agricoltura sostenibile e per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti; programmi di investimento e ricerca per le fonti di energia rinnovabili; investimenti per lo sviluppo delle principali filiere industriali della transizione ecologica e la mobilità sostenibile, azioni per l’efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico e privato; e iniziative per il contrasto al dissesto idrogeologico, per salvaguardare e promuovere la biodiversità del territorio, e per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche)
- Missione 3 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile (2 componenti): si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo. Punta a garantire l'interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PNL) per la rete dei porti.
- Missione 5 - Inclusione e coesione (3 componenti: investire nelle infrastrutture sociali)

RISORSE DEL PIANO E ALLOCAZIONE A MISSIONI E COMPONENTI
Il totale del PNRR ammonta a 235 Miliardi di cui
- M1 Digitalizzazione: 50
- M2 Transizione eco: 69,9
- M3 Infrastrutture: 31
- M4 Istruzione e Ricerca: 33,8
- M5 Inclusione e coesione: 29.,6
- M6 Salute: 20

Queste le raccomandazioni europee che andranno soddisfatte:
- Ridurre la pressione fiscale e riformare il catasto
- Lotta all’evasione
- Contrasto al lavoro sommerso
- Ridurre le disparità territoriali
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Informazioni
Autore Antonio Lazzari
Organizzazione Antonio Lazzari
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