Il Museo Egizio di Torino

4 ott 2021 · 7 min. 35 sec.
Il Museo Egizio di Torino
Descrizione

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo del mondo interamente dedicato alla civiltà nilotica, è considerato il più importante dopo quello del Cairo ed è fra i...

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Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo del mondo interamente dedicato alla civiltà nilotica, è considerato il più importante dopo quello del Cairo ed è fra i primi 15 musei più apprezzati al mondo.

Tutto ebbe inizio quando il medico, archeologo e botanico padovano Vitaliano Donati andò in Egitto per effettuare degli scavi, scoprendo diversi reperti che inviò poi a Torino.

Articolo completo: https://www.torinorete.it/museo-egizio

Dopo le campagne napoleoniche in Egitto (1798 – 1801), in tutta Europa nacque la moda per il collezionismo delle antichità egizie.

Il console generale di Francia dell’epoca era Bernardino Drovetti, il quale durante l’occupazione francese collezionò oltre 8.000 reperti, poi acquistati da Re Carlo Felice di Savoia nel 1824.


La collezione del Museo Egizio di Torino raccoglie quasi 40.000 pezzi che vanno dall’epoca paleolitica a quella copta.

Alcuni dei reperti più importanti sono:

Il Papiro delle miniere d’oro, rinvenuto da una spedizione italiana utilizzando una mappa araba del IX secolo nella quale era riportata una miniera.
Questa scoperta fu considerata così importante tanto da dare vita ad una nuova branca dell’archeologia, ovvero la Nubiologia.

Il Papiro dei Re, conosciuto anche come il Papiro di Torino risalente alla 19° dinastia egizia, rappresenta una delle fonti più importanti sulla sequenza dei sovrani e faraoni egizi.
Il Papiro dei Re è l’unica lista reale del periodo antecedente all’Età Tolemaica.

La tomba (intatta) di Kha e Merit, una delle tombe nobili della Necropoli Tebana, scoperta nel 1906 dall’archeologo Ernesto Schiaparelli.

La tela funebre, un tessuto dipinto scoperto a Gebelein (nell’Alto Egitto) nel 1930 dall’egittologo Giulio Farina.

I rilievi di Djoser, faraone della 3° dinastia egizia, considerato il fondatore dell’Antico Regno.

Il sarcofago ed il corredo della regina Nefertari, oltre che la pianta in scala della sua tomba.
La regina Nefertari era nota per la sua grande istruzione e conoscenza, infatti mantenne diverse relazioni diplomatiche con gli altri sovrani dell’epoca.

La Cappella dedicata a Maia, un artista di quasi 3.400 anni fa scoperta nel villaggio degli operai a Deir-el-Medina e risalente all’epoca del faraone Tutankhamon.

Il tempio rupestre di Ellesija, scavato nel 1430 a.C. su volere di Thutmose III (1481 – 1425 a.C.) faraone della 18° dinastia egizia e dedicato al dio Horus, alla dea Satet ed al faraone stesso.

La statua della dea Iside, della dea Sekhmet e del faraone Ramses II, scoperte dall’archeologo padovano Vitaliano Donati a Karnak, all’interno del tempio della dea Mut.


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