Il metodo del Design Thinking

2 mag 2020 · 4 min. 50 sec.
Il  metodo del Design Thinking
Descrizione

Il Design Thinking presenta 7 passaggi che devono essere sviluppati dal team per poter generare una soluzione ad un problema e/o una nuova opportunità di business, e sono: •La contestualizzazione;...

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Il Design Thinking presenta 7 passaggi che devono essere sviluppati dal team per poter generare una soluzione ad un problema e/o una nuova opportunità di business, e sono:

•La contestualizzazione; è il primo passaggio in cui il gruppo di lavoro si raccoglie, si spiega la metodologia che si andrà ad attuare, gli strumenti (anche tecnologici) che si utilizzeranno e spiegarne il funzionamento, si deciderà qual è il problema o il bisogno che si vuole affrontare, si assegnano ruoli e task e si definiscono i gruppi, eventuali, di lavoro. È un passaggio chiave perché serve a coordinare le diverse figure che hanno capacità e competenze differenti, i gruppi si creano multidisciplinari, e permetterà di allineare i diversi profili coinvolgendoli, gradatamente, con l’obiettivo di portarli ad una partecipazione proattiva e motivata.
•L’analisi; consiste appunto nel raccogliere tutte le informazioni, dati e comportamenti necessari per poter sviluppare il progetto. Le informazioni sono già acquisiate, internamente in azienda, grazie agli stakeholder o direttamente dal mercato. I dati invece vanno raccolti, anche grazie a tools specifici, saranno strutturati e destrutturati e vanno normalizzati per l’utilizzo. E infine ci sono i comportamenti che sono generati da tutti gli stakeholder soggetti a determinati stimoli. Il risultato di questo passaggio rilascia una mappa strutturata della conoscenza.
•Il framework, o brief; quindi in questa fase si definisce il campo d’azione, il perimetro entro il quale bisogna muoversi scartando tutte le informazioni e i dati non rilevanti allo scopo e che nella fattispecie rilasci un documento di sintesi che permetta di stabilire la strategia. Il risultato sarà il documento, con il suo perimetro d’azione, che deve essere abbastanza sintetico e sufficientemente dettagliato in modo da poter permettere al gruppo di lavoro di concentrarsi sul focus.
•Brainstorming, o ideazione delle idee; è la fase in cui, dopo aver condiviso tutte le informazioni con il team, si generano idee, senza censura, supportata da un facilitatore che non agisce da player ma modera e gestisce la fase, rappresentando il tutto visivamente con post-it e pennarelli, potendo spostare e muovere in base all’evoluzione dello sprint. È la fase di maggior creatività in cui si pone in cliente al centro con le sue necessità, si sviluppa capacità di pensiero laterale e in cui si andranno a prioritizzare le idee più efficaci e sostenibili. Il risultato sarà la selezione delle idee da iniziare a prototipare e testare. Le altre idee saranno conservate per ulteriori utilizzi.
•La prototipazione, o visualizzazione del prodotto; consiste nel rendere accessibile e rapida la costruzione visiva di un prodotto o il mockup di un servizio. Consiste nel riprodurre il prodotto/servizio con prodotti poveri e di facile accesso, per poterlo maneggiare e constatare l’utilità, la fruibilità, le dimensioni, i colori, la presenza. Le sessione di questa fase rappresentano il punto di partenza per la fase successiva. Il risultato è verificare la fattibilità del prodotto intesa come economica, di esperienza e di utilità.
•Testare; che consiste nel presentare il prototipo agli stakeholder, ovviamente anche ai clienti, per raccogliere le reazioni e comprendere se soddisfa i bisogni di mercato. Non siamo ancora nella fase di progettazione del prodotto/servizio (pilota) ma questa fase è molto utile per raccogliere tutti gli insight generati per poter procedere all’ultimo step.
•La validazione; è una fase molto delicata perché definiti i passaggi precedenti bisogna scalare ed integrare la soluzione nel modello di business aziendale. Per fare ciò bisogna condividere con tutti gli stakeholder affinché siano informati su tutti i passaggi, allocare le risorse necessarie per sviluppare la soluzione, ridisegnare il nuovo modello di business e stabilire la nuova organizzazione.
Il ciclo va considerato sempre in divenire e quindi che riparta successivamente per verificare se la soluzione proposta sta portando risultati o va migliorata oppure per risolvere altri problemi o ricercare nuove soluzioni.
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Informazioni
Autore Valerio Maria Murgolo
Organizzazione Valerio Maria Murgolo
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