Il 10 febbraio 1986 segna l'inizio del Maxiprocesso di Palermo, un evento giudiziario di portata storica nella lotta contro la criminalità organizzata in Sicilia. In quella data, presso l'aula bunker dell'Ucciardone, si aprì il processo che vide imputati quasi 500 membri di Cosa Nostra, accusati di una serie di crimini tra cui omicidio, traffico di stupefacenti, estorsione e associazione mafiosa. Questo processo rappresentò un punto di svolta nella storia giudiziaria italiana, non solo per le sue dimensioni senza precedenti, ma anche per l'importanza delle condanne emesse, che includevano 19 ergastoli e pene detentive per un totale di 2665 anni di reclusione. Il Maxiprocesso fu anche un simbolo della determinazione dello Stato italiano nella lotta alla mafia, grazie al lavoro coraggioso di giudici come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che pagarono con la vita il loro impegno contro la criminalità organizzata.