Il gonfalone votivo della peste del 1630
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Descrizione
Opera raccontata da Chiara Radice Ambito trentino Stendardo votivo della peste del 1630 1630 Il dipinto posto al centro dello stendardo raffigura uno spaccato del precario lazzaretto allestito a Trento,...
mostra di piùAmbito trentino
Stendardo votivo della peste del 1630
1630
Il dipinto posto al centro dello stendardo raffigura uno spaccato del precario lazzaretto allestito a Trento, nell’attuale zona dello stadio Briamasco, durante la peste del 1630. Si vedono le botti trasformate in ricoveri per gli ammalati, i monatti che trasportano i morti nel fuoco e un piccolo altare da campo. Sullo sfondo si riconosce il profilo della città, racchiusa nelle sue mura merlate, mentre il fiume Adige scorre placido a sinistra del borgo, solcato da una solitaria zattera. Chiude l’orizzonte, a sinistra, il ponte ligneo di San Lorenzo, che all’epoca collegava l’omonimo convento alla città, attraversando l’Adige in corrispondenza di Torre Vanga. In alto, sopra le nubi, San Vigilio (patrono di Trento) e San Rocco (il principale santo invocato in caso di pestilenze) si rivolgono alla Madonna Annunciata, mostrando con il gesto della mano le sofferenze della popolazione trentina. Sul retro della tela di legge la preghiera: “Dal furore afflitta / di Trento la citade / a te ricorre / Vergine Santa, e ne / riporta aita / 1630”.
Come più volte rimarcato dalla critica, il dipinto è del tutto simile nel soggetto e nel punto di vista da ovest a quello conservato presso il Castello del Buonconsiglio (n. inv. M.P.A: 6331).
Informazioni
Autore | Museo Diocesano Tridentino |
Organizzazione | Museo Diocesano Tridentino |
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