I pesci, di Marianne Moore
14 dic 2020 ·
2 min. 18 sec.
![I pesci, di Marianne Moore](https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_square_limited_480/images.spreaker.com/original/903d8b138c734e1b0c2a2df025b4c88a.jpg)
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Descrizione
I pesci a guado vanno per nera giada. Dei mitili blu-corvo, uno continua a rassettare i cumuli di cenere; e si apre e si chiude come fosse un ventaglio ferito....
mostra di più
I pesci
a guado
vanno per nera giada.
Dei mitili blu-corvo, uno continua a rassettare i
cumuli di cenere;
e si apre e si chiude come fosse
un
ventaglio ferito.
I cirripedi che incrostano
il fianco
dell’onda non possono
nascondersi
laggiù perché
gli strali sommersi del
sole,
franti come vetro
filato, si muovono con la
rapidità di riflettori
giù nei crepacci –
dentro e fuori, illuminando
il
mare turchese
di corpi. L’acqua sospinge
un cuneo
di ferro entro lo spigolo
ferrigno
dello scoglio; sopra il quale
le stelle,
rosei
chicchi di riso, meduse
imbrattate d’inchiostro,
granchi simili a verdi
gigli, e velenosi funghi
sottomarini scivolano
dondolando uno sull’altro.
Tutti
i segni
esterni dell’oltraggio
sono presenti in questo
temerario edificio –
tutti gli aspetti fisici dell’
ac –
cidente – mancanza
cornice, solchi di dinamite,
bruciature
e colpi d’ascia,
queste cose
spiccano
sulla sua superficie; la
parete del baratro è
morta.
Ripetute
prove
hanno dimostrato
che lo scoglio può vivere
di ciò che non potrà
risuscitare
la sua giovinezza. E dentro
ad esso si fa vecchio
il mare.
mostra meno
a guado
vanno per nera giada.
Dei mitili blu-corvo, uno continua a rassettare i
cumuli di cenere;
e si apre e si chiude come fosse
un
ventaglio ferito.
I cirripedi che incrostano
il fianco
dell’onda non possono
nascondersi
laggiù perché
gli strali sommersi del
sole,
franti come vetro
filato, si muovono con la
rapidità di riflettori
giù nei crepacci –
dentro e fuori, illuminando
il
mare turchese
di corpi. L’acqua sospinge
un cuneo
di ferro entro lo spigolo
ferrigno
dello scoglio; sopra il quale
le stelle,
rosei
chicchi di riso, meduse
imbrattate d’inchiostro,
granchi simili a verdi
gigli, e velenosi funghi
sottomarini scivolano
dondolando uno sull’altro.
Tutti
i segni
esterni dell’oltraggio
sono presenti in questo
temerario edificio –
tutti gli aspetti fisici dell’
ac –
cidente – mancanza
cornice, solchi di dinamite,
bruciature
e colpi d’ascia,
queste cose
spiccano
sulla sua superficie; la
parete del baratro è
morta.
Ripetute
prove
hanno dimostrato
che lo scoglio può vivere
di ciò che non potrà
risuscitare
la sua giovinezza. E dentro
ad esso si fa vecchio
il mare.
Informazioni
Autore | Maria Pia Dell'Omo |
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