Fuori dai Giochi - Ep. 4 - Razzializzazione: lo spazio negato
14 lug 2024 ·
37 min. 10 sec.
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Descrizione
In che modo si ottiene la cittadinanza italiana? Quali problematiche e quali implicazioni professionali per atleti e atlete nati o cresciuti in Italia con origine straniera? Come viene applicato lo...
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In che modo si ottiene la cittadinanza italiana? Quali problematiche e quali implicazioni professionali per atleti e atlete nati o cresciuti in Italia con origine straniera? Come viene applicato lo Ius soli nello spazio sportivo? Perché si parla di identità premiale?
Lo sport è un catalizzatore di contraddizioni sociali irrisolte: se la dimensione politica tenta in ogni occasione di restare ambigua, senza assumersi la responsabilità di proporre soluzioni concrete, lo spazio sportivo non può sottrarsi ai paradossi e alle ingiustizie che emergono in tutta la loro evidenza. Si dice infatti che lo sport sia uno spazio sano, libero, percorribile, al quale tutti possono accedere, dove tutti possono partecipare perché privo di barriere. Eppure, come evidenzieranno le testimonianze di ricercatori e atleti, in Italia esistono delle ingiustificabili eccezioni: in un percorso sportivo professionalizzante, per alcune persone l’accesso allo sport rimane un’opportunità negata.
Anche lo sport diviene dunque una dimensione razzializzata.
Luca Vettori, atleta olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista, ne discutono con:
• Hasnaa Bouyij (atleta)
• Sirine Chaarabi (atleta)
• Sandra Agyei Kyeremeh (ricercatrice indipendente)
• Mohamed Tailmoun (mediatore linguistico-culturale, co-fondatore della Rete G2)
• Kwanza Musi Dos Santos (co-fondatrice dell’associazione culturale e sportiva Questa è Roma, consulente e formatrice freelance di diversità e inclusione)
Musiche:
• Nicolas Jaar - No
• Nicolas Jaar - Sunflower
• Nicolas Jaar - Colomb
• Nicolas Jaar - Folie à deux
Dezeffe - Mosaique
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Lo sport è un catalizzatore di contraddizioni sociali irrisolte: se la dimensione politica tenta in ogni occasione di restare ambigua, senza assumersi la responsabilità di proporre soluzioni concrete, lo spazio sportivo non può sottrarsi ai paradossi e alle ingiustizie che emergono in tutta la loro evidenza. Si dice infatti che lo sport sia uno spazio sano, libero, percorribile, al quale tutti possono accedere, dove tutti possono partecipare perché privo di barriere. Eppure, come evidenzieranno le testimonianze di ricercatori e atleti, in Italia esistono delle ingiustificabili eccezioni: in un percorso sportivo professionalizzante, per alcune persone l’accesso allo sport rimane un’opportunità negata.
Anche lo sport diviene dunque una dimensione razzializzata.
Luca Vettori, atleta olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista, ne discutono con:
• Hasnaa Bouyij (atleta)
• Sirine Chaarabi (atleta)
• Sandra Agyei Kyeremeh (ricercatrice indipendente)
• Mohamed Tailmoun (mediatore linguistico-culturale, co-fondatore della Rete G2)
• Kwanza Musi Dos Santos (co-fondatrice dell’associazione culturale e sportiva Questa è Roma, consulente e formatrice freelance di diversità e inclusione)
Musiche:
• Nicolas Jaar - No
• Nicolas Jaar - Sunflower
• Nicolas Jaar - Colomb
• Nicolas Jaar - Folie à deux
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