Antonio Mancinelli, caporedattore di Marie Claire, riflette su una sottile ma sostanziale differenza tra contraffazione e falso nel mondo della moda: se la prima costituisce un reato ed è dunque ragionevolmente condannabile, nel caso del falso la situazione si fa più sfumata, fino ad assumere contorni quasi filosofici.
Chi e cosa stabilisce cosa sia "falso" nell'abbigliamento e negli accessori? Esiste una situazione primigenia e "veritiera"? Quanto chi viene copiato è danneggiato davvero o non, piuttosto, vede espandere la propria fama? E, nell'atto creativo, quella che prima era "ispirazione" ora è "appropriazione culturale": qual è stata l'evoluzione da quel a questo concetto?
Con questi interrogativi alla base e attraverso alcuni esempi, Mancinelli intende instaurare una conversazione tra princìpi e regole che regolano concetti come "creatività" e "invenzione" nel fashion system, per scoprire che dietro il manicheismo del "vero/non vero" c'è un mondo in costante ridiscussione culturale, sociale, economica, che parte dall'espressività per arrivare al prodotto.


La lezione è presentata da Federica Muzzarelli, all'interno del corso di Storia e idee della fotografia, della laurea triennale in Culture e pratiche della moda - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna - Campus di Rimini