Questa storia mi ricorda tante cose. E se, anche nel mio caso, certe assenze fossero cmq equivalse a presenza, forse sarei ancora in ballo. Ma lui, presente è stato solo il tempo necessario a capire come gestirmi, invece che affidarsi e accogliere la sua e la mia natura. E per quel che riguarda me, con chi non sa convivere con la verità, soprattutto la più dura, non resto, non posso restare. Ps: no, non vorrei essere al posto di sua moglie, per un'infinità di ragioni. Ma si, sono stata sua stalker. Grazie Chiara, adoro questo podcast! Mi piacerebbe ci fossero più uomini a raccontarsi. Evidentemente la regola che le donne hanno più coraggio vale anche nel mondo degli slegati!

Ho riletto il mio commento al podcast e sinceramente non ho trovato nessun giudizio....cosa che invece ho letto nel tuo Chiara. Senza conoscermi mi hai chiamata moralista e misogina...e mi fa sorridere sentirmi giudicata da una persona che non vuole si giudichi. Ecco perché cerco di commentare sempre meno sui social. Perché si risponde ai commenti e si perde di vista l'argomento principale.

Oggi è l'8 marzo e stavo facendo una riflessione. Spesso sento dire da una donna, parlando di se: " sono una persona indipendente" . E mi chiedo: un uomo non si definirebbe mai così...e allora mi viene da pensare che ci sia ancora molta strada da fare per acquisire questa famosa "indipendenza" , se occorre rimarcarla. Detto ciò in questo bel podcast ho sentito tanti alibi. La libertà e la consapevolezza che Emma dice di avere conquistato però non possono essere a senso unico...alla compagna "ufficiale" è stato negato questo "privilegio", e non è bello essere da quella parte. Questa forse è la situazione più slegata tra quelle sentite. Se fossi in Emma forse cercherei di capire bene se la sua sia una reale consapevolezza e accettazione di uno stato di fatto che non ha la forza di modificare.

Forse questa puntata ha girato attorno al tema amanti e slegati che è molto spesso...