Episodio 282 - Il potere della conoscenza di sé
16 feb 2024 ·
1 h 5 min. 50 sec.
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Descrizione
Cosa vuol dire conoscere se stessi? Cosa vuol dire comprendere se stessi? La conoscenza è ricerca attiva della verità e la verità ci rende liberi. Finché non ci conosciamo noi...
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Cosa vuol dire conoscere se stessi? Cosa vuol dire comprendere se stessi?
La conoscenza è ricerca attiva della verità e la verità ci rende liberi.
Finché non ci conosciamo noi siamo schiavi dei nostri condizionamenti e delle nostre reattività.
Spesso noi subiamo noi stessi. Cioè subiamo ciò che è al di fuori del nostro controllo e della nostra volontà.
Come ci si libera dai condizionamenti? Attraverso la conoscenza di noi stessi. Perché possiamo essere padroni solo di ciò che conosciamo.
Per questo è fondamentale conoscere se stessi. Ma nella conoscenza di noi, spesso facciamo degli errori:
1) Avere uno schema teorico: a noi piace l’intrattenimento, non ci piace lo sforzo, ci piace più trastullarci mentalmente. Sappiamo che “funzioniamo” attraverso impulsi, desideri, bisogni ed intenzioni che danno luogo a pensieri ed emozioni che a loro volta determinano azioni e attività. Ma noi siamo ben oltre questo schema teorico di funzionamento.
2) Paura di vedere: crediamo che facendo introspezione possiamo trovare mostri, qualcosa di inaccettabile per noi e quindi abbiamo paura di cosa potremmo trovare.
3) Ricerca mirata: crediamo che conoscere se stessi significa andare a caccia di ciò che conosciamo già, battere i sentieri già noti; ma conoscere vuol dire svelare, andando oltre le conferme di cui abbiamo bisogno.
4) Giudizio riepilogativo: abbiamo bisogno di una storia da raccontarci su noi stessi, che ci identifichi in qualche modo. Però in questo modo ci sfugge la nostra complessità.
5) Esame di ipotesi o la fuga dal reale: vuol dire parlare in modo ipotetico di ciò che potrebbe essere.
Ma nella pratica come si conosce se stessi?
1) L’introspezione deve essere pratica: bisogna superare gli schemi teorici ed andare nel profondo delle nostre motivazioni che ci spingono all’azione, vedendole e sentendole.
2) Coraggio e sincerità: vuol dire che nella nostra ricerca interiore bisogna riconoscere i giochi dell’ego ed essere sinceri con noi stessi.
3) Curiosità e apertura: vuol dire avere la curiosità di battere sentieri nuovi.
4) Rimanere nel quotidiano: senza ipotesi sul futuro, sui se e sui ma.
5) Rimanere nel presente: solo il presente esiste.
Quanto conosci te stesso?
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La conoscenza è ricerca attiva della verità e la verità ci rende liberi.
Finché non ci conosciamo noi siamo schiavi dei nostri condizionamenti e delle nostre reattività.
Spesso noi subiamo noi stessi. Cioè subiamo ciò che è al di fuori del nostro controllo e della nostra volontà.
Come ci si libera dai condizionamenti? Attraverso la conoscenza di noi stessi. Perché possiamo essere padroni solo di ciò che conosciamo.
Per questo è fondamentale conoscere se stessi. Ma nella conoscenza di noi, spesso facciamo degli errori:
1) Avere uno schema teorico: a noi piace l’intrattenimento, non ci piace lo sforzo, ci piace più trastullarci mentalmente. Sappiamo che “funzioniamo” attraverso impulsi, desideri, bisogni ed intenzioni che danno luogo a pensieri ed emozioni che a loro volta determinano azioni e attività. Ma noi siamo ben oltre questo schema teorico di funzionamento.
2) Paura di vedere: crediamo che facendo introspezione possiamo trovare mostri, qualcosa di inaccettabile per noi e quindi abbiamo paura di cosa potremmo trovare.
3) Ricerca mirata: crediamo che conoscere se stessi significa andare a caccia di ciò che conosciamo già, battere i sentieri già noti; ma conoscere vuol dire svelare, andando oltre le conferme di cui abbiamo bisogno.
4) Giudizio riepilogativo: abbiamo bisogno di una storia da raccontarci su noi stessi, che ci identifichi in qualche modo. Però in questo modo ci sfugge la nostra complessità.
5) Esame di ipotesi o la fuga dal reale: vuol dire parlare in modo ipotetico di ciò che potrebbe essere.
Ma nella pratica come si conosce se stessi?
1) L’introspezione deve essere pratica: bisogna superare gli schemi teorici ed andare nel profondo delle nostre motivazioni che ci spingono all’azione, vedendole e sentendole.
2) Coraggio e sincerità: vuol dire che nella nostra ricerca interiore bisogna riconoscere i giochi dell’ego ed essere sinceri con noi stessi.
3) Curiosità e apertura: vuol dire avere la curiosità di battere sentieri nuovi.
4) Rimanere nel quotidiano: senza ipotesi sul futuro, sui se e sui ma.
5) Rimanere nel presente: solo il presente esiste.
Quanto conosci te stesso?
Informazioni
Autore | Antonio Quaglietta |
Organizzazione | Antonio Quaglietta |
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