Un errore molto comune dei primi approcci alla spiritualità è quello di voler combattere l’ego, che invece prima di tutto è una parte di noi, inoltre ci serve per comprendere la nostra coscienza. 

Combattere l'ego significa non fare altro che alimentarlo, creando un inutile conflitto interiore.

La mente è lo strumento che, insieme al corpo, ci permette di vivere e di svolgere i nostri compiti.
L’egoismo è definiamolo così per semplicare negativo. Non l’ego. 

Quando si è egoisti, egocentrici, egoriferiti, non c’è spazio per l’Amore.

Capire se guida l’ego oppure l’anima è semplice: l’ego agisce come fosse un bambino ferito e capriccioso, mentre l’anima è solida, paziente, tollerante, empatica, è capace di fare un passo indietro, non si scontra con l’ego poiché sa che nessuno ne uscirebbe vincitore, tuttavia ha dei limiti molto ben definiti, come un adulto “risolto”, responsabile, di buon senso e davvero maturo.

Tra i vari livelli dell’ego, quello “spirituale” è sicuramente il più sottile e il più subdolo.

È molto facile cadere nella trappola dell'ego spirituale durante il proprio percorso di evoluzione interiore.

Conoscere, sapere utilizzare i propri “doni” spirituali e praticare discipline olistiche è un valore immenso da onorare e coltivare, una marcia in più, è sostegno e amore. Stare con i piedi per terra è di fondamentale importanza per godere di un'esistenza terrena davvero appagante, non illusoria, ricca anche dal punto di vista materiale.

Disclaimer: non si dispensano opinioni, giudizi o consigli su tematiche religiose, esoteriche, New Age o similari, né si prescrive l’utilizzo di alcuna tecnica come forma di trattamento per problemi di salute o come sostituzione di terapie mediche, direttamente o indirettamente.

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