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Ep. 5: "La Donna da Mangiare" di M. Atwood

31 gen 2023 · 52 min.
Ep. 5: "La Donna da Mangiare" di M. Atwood
Descrizione

La donna da mangiare è il romanzo d’esordio di Margaret Atwood, scrittrice molto prolifica di romanzi, di racconti e di saggi e poetessa pluripremiata, più volte candidata al Nobel, attivista...

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La donna da mangiare è il romanzo d’esordio di Margaret Atwood, scrittrice molto prolifica di romanzi, di racconti e di saggi e poetessa pluripremiata, più volte candidata al Nobel, attivista per i diritti delle donne e dell’ambiente. E’ conosciuta soprattutto per il romanzo long seller “Il racconto dell’ancella” del 1985, da cui è stata tratta una serie tv di successo.

The Edible Woman, La donna da mangiare, pubblicato nel 1969, in Italia ripubblicato nel 2020 con una nuova traduzione da Ponte alle grazie, è stato da subito riconosciuto come un romanzo femminista totalmente figlio del suo tempo: siamo in America nel pieno della cosiddetta seconda ondata del femminismo a cui aveva dato grande impulso la pubblicazione nel 1963 del celeberrimo libro di Betty Friedan.

Atwood nella postfazione al romanzo ammette di aver letto come tante il saggio di Friedman ma considera La donna da mangiare un romanzo protofemminista più che femminista, avendolo scritto nel 1965, quando il movimento era ancora agli albori, in ogni caso il suo esordio letterario è stato ampiamente commentato dalla critica letteraria femminista che a ragione ci ha visto una descrizione accurata dei rapporti di potere tra i generi e una metafora dell’oppressione femminile.

Ciò che la critica femminista e in più in generale la critica letteraria non ha abbastanza esplorato di “la donna da mangiare”e che vorrei esplorare in questa puntata, è la fortissima denuncia della crudeltà sugli animali e la messa in discussione della moralità di cibarsene e più in generale del rapporto umano-animale.

La donna da mangiare ancora una volta, come per tutti i romanzi di cui ti ho parlato finora nel podcast, non è un manifesto vegano e non mette in campo deliberatamente la riflessione antispecista, è più interessato a usare gli animali e il loro trattamento come metafora della condizione della donna in un certo tipo di società come quella canadese degli anni ‘60, ma nell’uso che fa di questo motivo letterario, cioè l’animalità sofferente paragonata alla femminilità oppressa, e soprattutto nel suo presentare l’atto di mangiare o non mangiare come fortemente simbolico dell’accettazione o del rigetto della violenza, come già abbiamo visto ne la puntata su “la vegetariana”, è sicuramente un romanzo che invita alla riflessione antispecista.


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Autore Sotto la pelle podcast
Organizzazione Viviana Lisanti
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