Nel pieno ancora del conflitto ucraino e delle conseguenze da molti punti di vista, oggi vogliamo aprire una parentesi. Sì, lo facciamo con un album nuovo di un artista italiano molto noto, e si intitola infatti "La Rivoluzione", contiene undici brani ed è il concept-album autobiografico con racconti e suggestioni, esaltati dall'inconfondibile timbro vocale del protagonista, cioè Enrico Ruggeri. Il cantautore ci ha lavorato per ben due anni, insieme anche ad Andrea Mirò, per esempio in "Gladiatore", e a Massimo Bigi ne "La rivoluzione", brano omonimo; ma non solo, tra i nomi, infatti, si legge anche quello di Silvio Capeccia in "Glam bang", insieme al quale cinquant'anni fa esatti, nel 1972, aveva fondato gli Champagne Molotov prima dei Decibel. Proprio degli Champagne Molotov parleremo tra poco. Intanto ancora due parole su questo ultimo lavoro perché Ruggeri, usa appunto il termine rivoluzione e spiega: "Mi concentro sulla differenza tra sogni dell'adolescenza e vita vera. Rivoluzionario è chi non ha paura di quello che dice, molti parlano per compiacere chi già li segue e non dicono esattamente quello che pensano. Il rivoluzionario invece, si espone sapendo che molti si arrabbieranno". Inevitabile, poi, nell'intervista pre-lancio di questo album il riferimento, per esempio, a Putin, ma anche ai grandi della terra, i potenti in generale, che Ruggeri definisce: "dovrebbero essere così grandi da capire quanto sono piccoli"............
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